Bmta di Paestum, la Provincia di Salerno racconta il suo patrimonio culturale
| di RedazioneLa Provincia di Salerno, nell’ambito della XXIV edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che inizia oggi a Paestum, parteciperà alle ore 16,00 presso la Sala Velia del Tabacchificio Cafasso, alla conferenza nazionale sul turismo culturale dal titolo “Chiamata alle armi: il racconto del patrimonio culturale delle Province”.
Il tavolo nazionale promosso dal presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese e dai consiglieri provinciali Francesco Morra (delegato alla Cultura) e Pasquale Sorrentino (delegato al Turismo) con il patrocinio dell’UPI – Unione Province Italiane, ha come focus l’analisi dello stato attuale e la gestione e valorizzazione futura del patrimonio artistico, museale e culturale delle Province. Un patrimonio enorme, su tutto il territorio nazionale, profondamente penalizzato dalla riforma Delrio del 2014 che toglie alle Province le competenze su turismo, cultura e patrimonio culturale.
«Secondo noi – afferma il Consigliere delegato al Turismo Pasquale Sorrentino – cultura, turismo e promozione del territorio rappresentano un binomio inscindibile per il patrimonio ambientale, storico e culturale delle Province italiane. È il “racconto della bellezza”, cioè un percorso in cui confluiscono tutela del paesaggio, sostenibilità energetica e le sfide dell’innovazione digitale. Un racconto che include lo straordinario patrimonio culturale rappresentativo dell’identità del territorio e del legame delle comunità locali con le proprie origini».
«In questa direzione – aggiunge il Consigliere delegato alla Cultura Francesco Morra – la nostra provincia salernitana è unica per la straordinaria osmosi tra costa, borghi ed aree interne, con una offerta turistica e culturale molto suggestiva. Si aggiunge a questo l’importante patrimonio culturale di proprietà dell’Ente Provincia, il Museo archeologico di Salerno, l’Area archeologica etrusco sannitica di Fratte, il Castello di Arechi, il Museo archeologico della Lucania occidentale, il Museo archeologico di Nocera Inferiore. Fondamentale quindi il nostro ruolo con le funzioni di coordinamento tra i Comuni e la filiera istituzionale».
«La Provincia di Salerno – conclude il Presidente Michele Strianese – quest’anno, dopo tanto tempo, sarà di nuovo presente con una partecipazione diretta alla BMTA 2022 di Paestum. Prima della legge Delrio eravamo fra i promotori e organizzatori di questa importante manifestazione che valorizza patrimonio e turismo culturale, soprattutto per il nostro territorio provinciale, che include ben due siti riconosciuti dall’Unesco patrimonio dell’umanità (Costiera amalfitana e del Parco del Cilento e Vallo di Diano, con le aree archeologiche di Paestum e di Velia, e con la Certosa di Padula). Senza dimenticare che anche la Dieta Mediterranea è stata riconosciuta patrimonio culturale immateriale dall’Unesco.
Per questo, con la conferenza nazionale “Chiamata alle arti: il racconto del patrimonio culturale delle Province” vogliamo partire proprio dalla riforma Delrio e dalle conseguenze ricadute sul patrimonio culturale delle Province italiane. Saranno con noi anche Piero Antonelli Direttore Generale UPI Unione Province d’Italia e Michele de Pascale Presidente UPI Unione Province d’Italia. Interverranno inoltre i Presidenti delle Province campane e altri rappresentanti delle Province italiane.
Il 27 ottobre, inoltre, a seguire sarà dedicato uno spazio al gemellaggio con la Corea del Sud attraverso uno studio sul megalitismo nel Cilento a confronto con i megaliti della Corea e verrà presentato il libro dal duplice titolo: “I Megaliti del Cilento tra storia, mito, tradizione, leggenda” – “I MEGALITI DI GOCHANG Patrimonio UNESCO. Infine avremo uno stand all’interno dello spazio espositivo della BMTA 2022 dal 27 al 30 ottobre 2022, che sarà gestito dal personale del settore Pianificazione strategica e Sistemi culturali diretto da Gioita Caiazzo, nel quale abbiamo programmato varie attività di promozione del nostro patrimonio culturale provinciale».
Di seguito le schede sintetiche del patrimonio archeologico dell’Ente:
• Il Museo archeologico provinciale di Salerno, istituito nel 1927 definitivamente collocato all’interno del Complesso monastico di San Benedetto. Le importanti scoperte di Fratte nel 1927 inaugurarono un decennio proficuo di indagini archeologiche condotte dall’Amministrazione Provinciale di Salerno;
• Il Museo archeologico provinciale della Lucania Occidentale, inaugurato nel 1957 e allestito all’interno della Certosa di San Lorenzo in Padula, espone reperti rinvenuti durante le numerose campagne di scavo condotte a Sala Consilina, Padula e nell’alta Valle del Tanagro a partire dal 1955;
• Il Museo archeologico provinciale dell’Agro nocerino, ubicato all’interno del Convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore, complesso edificato nella fine del duecento e inizio trecento, espone materiali rinvenuti nel corso delle esplorazioni condotte nel 1957 in poi nel Centro Urbano e nella Necropoli di Nuceria. Inoltre vi sono in esposizioni collezioni donate da Enti Locali e privati;
• Il Castello Arechi, sorge sul colle Bonadies o Buongiorno. La più antica fase costruttiva e pertinente ad un Castrum bizantino risalente dalla guerra Greco-Gotica (VI Sec. D. C.). Nel Museo del Castello sono esposti reperti provenienti dagli scavi eseguiti sul sito: si tratta di ceramiche, vetri, oggetti metallici e monete;
• L’Area archeologica etrusco sannitica di Fratte, insediamento antico sorge alla periferia settentrionale della odierna Salerno. L’area è parte di un più vasto insediamento collocato in posizione dominante alla confluenza del Fiume Irno. Essa costituisce una Zona di grande importanza storica per la conoscenza del territorio in epoca preromana.
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