“Bottiglie di chianti”, la fine di un amore nel nuovo singolo di Martino Adriani
| di Marianna ValloneDopo aver pubblicato a gennaio 2019 il suo secondo album di inediti, “È in arrivo la tempesta”, il cantautore campano Martino Adriani pubblica il terzo singolo estratto dal suo ultimo progetto, dal titolo “Bottiglie di Chianti”.
Il brano parla di un amore, giunto al capolinea, e dello stato in cui si trovano le persone che lo hanno vissuto. Non ci sono più sorrisi, il cuore è gelido, come se fosse chiuso in un frigo. Stare vicini non ha più senso, se non quello di osservare la malinconia che accompagna la fine di una storia. Il videoclip di “Bottiglie di Chianti” vede la regia del leader dei Nobraino, Lorenzo Kruger. Adriani, nelle vesti di protagonista, si toglie l’abito da cantautore per indossare quello da presentatore di tutorial e spiegare come aprire una bottiglia di vino se la tua ragazza ti lascia portando via il cavatappi.
«Questa estate ero al mare con Martino, a Palinuro: nel parcheggio abbiamo ritrovato la mia macchina con uno specchietto distrutto. Io dovevo ripartire, lui nei giorni seguenti è tornato, ha fatto domande, ha indagato fino a trovare il responsabile e mi ha fatto risarcire. Un grande: gli promisi che avrei girato un video per lui», ha raccontato Lorenzo Kruger.
Sebbene nel brano si parli di Chianti, il vino presente nel video è l’Aglianico Agriddi, fornito da Albamarina, nota azienda vinicola del Cilento. Adriani spiega il perché: «Ho usato “Chianti” perché, il termine, in buona parte dell’Italia meridionale, e anche nel mio Cilento, si traduce “pianti”. Quei pianti versati dal protagonista della canzone per via di un amore finito, che portano ad affogare la malinconia nel vino. E se manca il cavatappi, nessun problema…».
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