Buccino, presentata mostra #eppuresisto contro la violenza sulle donne
| di Marianna ValloneE’ stata presentata, lo scorso 14 novembre nella sede dell’Agorà S10, la mostra #eppuresisto, promossa dall’Aps Meditj, il Comune di Buccino e il Consorzio Sociale Agorà S10, che sarà allestita presso il Museo archeologico nazionale Marcello Gigante di Buccino ed inaugurata il 25 novembre, in occasione della celebrazione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Sono intervenuti il Presidente dell’Aps Meditj, Giuseppe Ursi e il Sindaco di Buccino Pasquale Freda per i saluti istituzionali. Maria Murano, consigliere del Comune di Buccino con delega alle politiche sociale e alle pari opportunità, e membro del cda del Consorzio sociale, ha ribadito l’impegno del Consorzio sul tema, difatti all’istituzione dello sportello di ascolto si è recentemente aggiunta l’apertura del Centro Antiviolenza.
«In questo modo il nostro territorio riesce a garantire una tutela a 360 gradi, accompagnando le donne dal momento della presa in carico, fino all’indipendenza; è una grande vittoria per le nostre comunità – osserva il sindaco Pasquale Freda – e sebbene ci sia ancora molta strada da percorrere, possiamo sentirci fiduciosi per il futuro di queste terre. Fare rete – dichiara Giuseppe Ursi – consente anche alle nostre piccole realtà di raggiungere importanti risultati».
È poi intervenuta la psicologa Martina Valitutto, responsabile del Centro Antiviolenza gestito dal Consorzio sociale, al fine di rimarcare l’importanza della sensibilizzazione nella lotta al fenomeno. «Molto spesso – sottolinea Martina – il primo passo da compiere è proprio accompagnare la donna in un percorso che la porti ad avere consapevolezza del fatto che sta subendo una violenza; difatti, mentre la violenza fisica è immediatamente riconoscibile, le violenze psicologiche e/o economiche vengono di rado individuate anche dalle stesse vittime».
Anche la responsabile dell’area progetti di Meditj, nonché Art Director della mostra, Antonella Ianniello, in continuità con le attività svolte dall’associazione in questi 10 anni, ribadisce la forza della prevenzione nel contrasto alla violenza. «L’arte – afferma Antonella – è un linguaggio universale, ed è lo strumento più adatto a veicolare messaggi tanto importanti, ed è proprio per questa ragione che da tanti anni, insieme ai nostri artisti, trasmettiamo attraverso la stessa i più disparati messaggi ai ragazzi delle nostre comunità».
Intervengono infine gli artisti che hanno ideato il percorso sensoriale che lo spettatore si troverà a vivere attraverso le opere. Nicola Iuzzolino, artista laureato all’Accademia delle belle arti di Firenze, illustra la prima parte del percorso, finalizzata a sviscerare i vari tipi di violenza che una donna può subire, il percorso introspettivo che può portarla alla disperazione, e il cammino emotivo che potrebbe intraprendere, fino a sfociare in conseguenze irreversibili. «Lo spettatore – specifica Nicola – potrà immergersi in un percorso sensoriale che gli consentirà di empatizzare con le emozioni raccontate dagli artisti, e di vivere il tormento interiore delle donne che non riescono più a vedere una via d’uscita».
La seconda parte del percorso viene, invece, descritta da Renato Marchetti, artista laureato in Design per l’Innovazione e anche Direttore Creativo della mostra. Si tratta di opere perlopiù incentrate sulla descrizione di violenze in corso, dinanzi alle quali il fruitore potrà essere sia spettatore che, in alcuni casi, vittima o carnefice. «Il giorno dell’inaugurazione – anticipa Renato – i visitatori potranno assistere ad una performance dal vivo che si concluderà con un’inequivocabile scelta tra morte e rinascita».
Nel percorso saranno inserite anche opere di altri artisti Campani: A. Santonicola, J. Ruggiero, A. Alfano, R. De Luise, S. Cozzolino, V. Migliaccio, V. Gorga, S. Damiano, N. Gaudiosi, M. Donegà, e i ragazzi de “Il Sentiero”.
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