Caldoro a Policastro: «
| di RedazioneOggi interessante riflessione a Policastro su scuola e formazione.
Ringrazio per questo incontro la dottoressa Franzese, l’ on Fortunato per la spettacolare ospitalità nel nostro Cilento, un luogo magnifico, rimaniamo strabiliati da questi luoghi bellissimi. Bisogna investire, partendo da qui. Ringrazio il vescovo di Teggiano, tutti i docenti e il mondo della scuola.
Nel Cilento, con i numeri alla mano, con la nuova programmazione c’è la conferma che abbiamo riequilibrato le risorse, dato la giusta attenzione a tutte le aree. Qui nel Cilento abbiamo la forza, senza essere smentiti, di dire e sostenere che nessuno come noi ha dato attenzione a tutte le zone.
Mi sono sempre occupato della scuola, anche in passato, ricoprendo incarichi nazionali. La scuola è il tessuto vero di cambiamento della società e soffre un po’ quando il cambiamento viene imposto dall’ alto, quando si costruiscono a tavolino le riforme. In questo momento il mondo della scuola cambia, seguendo anche la logica dell’autonomia.
In un momento come questo, di crisi, i settori dove vi è immediata sofferenza sono proprio quelli dove c’è il grosso della spesa pubblica (welfare, quindi anche la scuola). Chi soffre di più sono proprio scuola e sanità, due grandi diritti costituzionali. Anche l’attuale governo deve rispondere all’Europa e continua a prevedere tagli.
I numeri sono importanti: 850 milioni di euro per la scuola. Negli ultimi trent’anni non credo ci sia stato un investimento tale, non solo nella scuola ma in tutto il percorso formativo. Tra laboratori, dotazioni, ambienti scolastici, anche gli acquisti tra poco. A questi si devono aggiungere gli oltre 900 programmati su ricerca ed innovazione.
Con l’accelerazione della spesa abbiamo dato risposte ai comuni, con misure che riguardano l’edilizia scolastica.
Ogni scuola della nostra regione ha avuto la possibilità di avere almeno un progetto. Ogni scuola ha avuto la sua risposta. Quasi 800 mila alunni e circa 1000 istituti scolastici.
Abbiamo ulteriormente arricchito la proposta con interventi nel settore sportivo con la sottoscrizione di un protocollo con il coni che riguarda impianti, tecnologie, sicurezza. Il nostro progetto è stato riconosciuto come una buona pratica a livello nazionale. Abbiamo lavorato anche con alcune federazioni, soprattutto quelle dilettantistiche che hanno maggiore bisogno.
Abbiamo messo in campo anche altre iniziative, nelle ultime valutazioni di istituti scientifici è stato riconosciuto che la Campania sarà la regione che investirà di più nella banda larga in Italia, siamo stati visti come una buona pratica, il mezzogiorno era ancora indietro in questo settore.
Dai dati recenti riportati in gazzetta europea siamo da alcuni mesi primi in Italia sui bandi per opere pubbliche, quindi per procedure di gara aperte che danno risposte anche al livello occupazionali.
Dobbiamo certo continuare a lavorare per creare un percorso che parta dalla scuola ed arrivi sempre più al mondo del lavoro, con una scuola che abbia sempre più la capacità di orientare ed indirizzare la scelta dello studente verso il mondo del lavoro. Anche in questo possiamo candidarci ad essere regione pilota.
Il mezzogiorno ha tanti sistemi deboli, però non è secondo a nessuno su formazione e cultura.
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