Camerota, abusi edili nell’area marina protetta: ordinata la demolizione
| di RedazioneIl raggruppamento carabinieri Parco, comando di stazione di San Giovanni a Piro, ha accertato la realizzazione di abusi edilizi in località Marcellino a Camerota. La zona, già interessata da provvedimenti emessi dalla guardia costiera di Palinuro, ricade nell’area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta. I carabinieri hanno accertato la realizzazione di una tettoia posta in aderenza al muro perimetrale di un rudere e realizzata con elementi verticali in legno e manto di copertura in lamiera, utilizzata quale deposito di materiale vario. Nella parte interna del rudere, privo di copertura, altre due tettoie, una delle quali solo parzialmente coperta da manto in lamiera, realizzata con elementi verticali in legno ed elementi tubolari metallici. Abusivo è anche un prefabbricato, costituito da due bagni e altri due prefabbricati. Inoltre gli inquirenti hanno accertato l’irregolarità di due baracche in legno un muro in pietra adibito a bancone, un’area pavimentata in cemento con rivestimento in piastrelle posta al di sotto di una copertura realizzata con elementi in legno, lamiera e incannucciata.
I carabinieri hanno individuato il responsabile degli abusi. Le opere sono state realizzate in un’area inserita nella perimetrazione definitiva del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Gli inquirenti hanno ordinato la demolizione delle opere abusive descritte in premessa e il ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni dalla notifica degli atti. Dei fatti è stata informata la procura della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania, la Soprintendenza e il Comune di Camerota.
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