Camerota, è morto il dottore Cupido Lanza: «Va via un pezzo di storia»
| di Redazione
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera del collega Giuseppe Farace, dedicata alla scomparsa del dottor Cupido Lanza, figura di spicco della storia di Marina di Camerota e del Cilento. Lanza, medico e imprenditore, si è distinto per il suo impegno nella valorizzazione del territorio, nella promozione turistica e nello sviluppo della comunità locale.
Il dottor Cupido Lanza non è più tra noi; la sua anima è volata via lasciandoci solo le sue spoglie inermi. I funerali si svolgeranno Lunedì 17 febbraio, presso la Chiesa di Sant’Alfonso a Marina di Camerota.
Cupido era nato nel 1930, figlio di Maria Saraceno e Francesco Lanza detto “Ciccio” o anche “o Comunista”. Ciccio era figlio di questa terra cilentana ed è stato uno dei difensori dei diritti civili con il suo impegno politico; è stato protagonista in prima persona dei moti che hanno portato alla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. Il suo studio dentistico di Napoli era il ritrovo dei cilentani che lottavano per un’Italia libera. Tale dedizione è sancita dalla lapide che il fu presidente della repubblica Napolitano ha voluto donare per la tua tomba e che campeggia nel cimitero di Marina di Camerota.
Cupido, sulle orme paterne, anche se nato a Napoli, si è impegnato a far crescere, migliorare e sviluppare il paese dove erano le sue radici: Marina di Camerota. La bellezza della natura selvaggia e incontaminata dei luoghi, dove le sue radici erano nate, lo ha spronato a dedicarsi per lunghi anni allo sviluppo e alla promozione nel mondo di Marina di Camerota, assieme ad altri valenti giovani camerotani. Ha condiviso i suoi anni giovanili con personaggi storici come “il Pollino”; ha portato a Marina il primo motoscafo (che tra l’altro campeggia in una delle foto storiche presenti nei vicoli del centro storico) con il quale ha esplorato per primo i fondali della nostra costa praticando le immersioni con l’autorespiratore guidato da esperti pescatori locali come Salamone e il Pisciottano, convincendosi sempre più del valore e delle potenzialità turistiche della nostra area. Ha deciso così di costruire un albergo (con il primo ascensore di Camerota), in maniera tale che esistesse una struttura dove i turisti potessero essere ospitati per le loro vacanze; ha dedicato energie e tempo alla costituzione della prima cooperativa degli albergatori cercando di migliorare il potere contrattuale delle aziende locali. Cupido Lanza si è distinto in organizzazioni come il Centro di Formazione per il Mezzogiorno, il Consorzio degli Operatori Turistici della Campania (COT) diventandone anche presidente, cercando di portare il nome di Marina di Camerota sempre in primo piano. Non dimentichiamo il suo ruolo anche negli Enti locali come la Pro Loco di Camerota della quale, come presidente, ha risanato i bilanci restituendole un ruolo di primaria importanza nel contesto dello sviluppo turistico. Ricordiamo quel meraviglioso dépliant descrittivo della costa cilentana con le foto aeree della nostra splendida costa che oggi potrebbe essere un oggetto di culto. Voleva dare una spinta enorme al paese. Ha sempre cercato l’aggregazione, anche attraverso l’esercizio della sua attività professionale; non dimentichiamo che era un medico specialista in odontostomatologia e che per lunghi anni ha esercitato la sua professione anche a Marina, oltre che a Napoli. Il suo scopo è stato sempre quello di aggregare, di spingere sempre tutti verso un comune scopo che doveva essere il bene e la crescita del paese. Questo purtroppo non gli è stato riconosciuto; le sue idee sono sempre state, forse, un pò troppo avanti per chi ha sempre pensato egoisticamente prima al suo orticello. La dimostrazione è stata quando, all’apice del suo impegno, decise di candidarsi a sindaco per dare una reale sterzata allo sviluppo di Camerota. Purtoppo, Cupido Lanza, così apprezzato fuori dai confini comunali, non è stato compreso dai concittadini ai quali si rivolgeva, non riuscendo così a coronare il suo sogno di una Camerota centro turistico di fama mondiale.
Oggi, alla veneranda età di 95 anni, ci ha lasciati; ci resta solo il rammarico che un alto Grande Vecchio, un altro pezzo della nostra storia, sia scomparso. Ci auguriamo che il Comune di Camerota sappia dare giusto risalto a questi suoi due figli, uno legittimo e un altro acquisito, che tanto hanno dato nella loro vita per accrescere il prestigio e la credibilità di questi luoghi. Addio Cupido, guardaci dall’alto e guidaci con la tua saggezza e il tuo spirito sognatore e visionario.
Giuseppe Farace
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