Camerota, Gruppo Misto: «La zona porto scotta e pure tanto»
| di RedazioneAncora polemiche a Camerota per la postazione della biglietteria della cooperativa Cilento Blu. Sulla vicenda era intervenuto nei giorni scorsi il capogruppo di minoranza Pierpaolo Guzzo. Ora è il Gruppo Misto a sollevare la diatriba.
«È noto che nei giorni trascorsi la “Cilento Blu” abbia inviato al Comune di Camerota un atto di significazione e diffida, per non aver ancora ottenuto, nonostante il tempo trascorso dalla richiesta, una concessione demaniale per una piccola porzione di area (3,50 x 3,15 mt.), ubicata all’interno della zona portuale di Marina di Camerota, da destinare a biglietteria ed accoglienza turisti. – scrivono – È altrettanto noto che tale situazione sia diventata argomento di discussione politica, o per meglio dire dovrebbe esserlo, dal momento che la “Cilento Blu” da’ lavoro durante il periodo estivo a svariati dipendenti e, grazie a quegli stipendi, vivono altrettante famiglie. Prima di entrare nel merito, riteniamo doveroso testimoniare pubblicamente ai lavoratori coinvolti in questa incredibile vicenda, e naturalmente alle loro famiglie, la nostra incondizionata solidarietà. Siamo fermamente convinti che la politica debba dare risposte, trovando soluzioni che garantiscano la piena tutela del diritto al lavoro, nel rispetto di norme e regolamenti».
Aggiungono nella nota: «A nostro avviso sarebbe un errore, però, limitare l’intervento e la discussione ad una singola richiesta, seppure – ripetiamo – legittima ed estremamente importante, senza affrontare l’argomento nel suo complesso. Tanto più che il trattamento oggi riservato anche ad uno solo dei cittadini di Camerota, domani potrebbe essere riservato ad altri. Condividiamo in proposito quanto già asserito dal Responsabile del settore in una nota inviata alla Giunta: “… occorre amministrare non ad personam, come vecchie prassi, non condivisibili né condivise …”. Bisogna dunque guardare sempre all’interesse generale. Via pertanto le non più “sostenibili” autorizzazioni temporanee, a 30 giorni per intenderci, in quanto non hanno mai rappresentato una reale soluzione del problema. Tutt’altro».
«Sappiamo bene che in termini elettorali sia più conveniente creare dipendenza, sudditanza di chi amministra, facendo percepire al cittadino come straordinario ciò che invece è un semplice diritto. – ribadisce il gruppo Misto nella nota – Ma a noi queste logiche non hanno mai interessato e credevamo non interessassero neanche a chi con noi, nel 2017, ha portato avanti un progetto che doveva rompere gli schemi della politica dei politicanti di mestiere».
E nei dettagli: «Venendo ai fatti specifici, dal mese di Giugno 2019, con decreto dirigenziale n. 37 del 10.06.2019 – Dipartimento Giunta Regionale della Campania, è stata approvata, in sostituzione della precedente, la regolamentazione delle attività e degli usi delle aree portuali nel Comune di Camerota (SA), con relativa rappresentazione cartografica. Nello specifico, si è previsto che il posizionamento di gazebo destinati a biglietteria possa avvenire, solo ed esclusivamente, nel rispetto delle destinazioni recepite dalla Regione Campania. Nella cartografia sono state indicate con le sigle R7, R8, R13, R14 e R20 le areedestinate, tra l’altro, a “strutture per le biglietterie e l’accoglienza dei passeggeri”. La richiesta della “Cilento blu” riguarda una di queste aree indicate, quindi, almeno in astratto, idonea alla collocazione di un gazebo destinato a biglietteria, fatta salva ogni ulteriore e sacrosanta verifica da parte degli Uffici di competenza. Ebbene, dal 27 febbraio 2020 è stata redatta e presentata dal Responsabile alla Giunta Municipale, mediante il caricamento nella piattaforma informatica, una proposta di deliberazione, avente ad oggetto proprio la definizione delle zone dell’area portuale possibile oggetto di rilascio di concessioni demaniali, compatibili con quanto indicato nel citato decreto dirigenziale regionale. In assenza di un atto di indirizzo da parte della Giunta, in data 13.06.2020 il Responsabile ha reiterato all’Organo esecutivo la necessità di esprimere il proprio orientamento sulla gestione dell’area portuale, in modo da non limitarsi ad una singola istanza presentata, ma per casistica generale, laddove possibile e lecito. A tutt’oggi nessun indirizzo è stato assunto, nonostante la Giunta, da circa quattro mesi, abbia tutti gli elementi per valutare e decidere».
«Ma vi è di più. – fa sapere il gruppo di minoranza – Nei giorni trascorsi, è stata protocollata al Comune di Camerota anche una richiesta di delocalizzazione di una concessione intestata ad un’altra cooperativa locale, che opera sempre in zona portuale, avente ad oggetto un’area attrezzata per promozione turistica e gita in barca, con allestimento di un gazebo ed area pertinenziale. La Giunta Comunale, alla presenza di tutti i componenti, nessun assente o astenuto, diversamente da quanto successo con la richiesta della “Cilento Blu”, si è da subito espressa favorevolmente con deliberazione immediatamente eseguibile, consentendo al Responsabile di settore di assumere gli atti consequenziali, con nota di trasmissione alla Regione Campania. Ma il Dirigente regionale, nell’impossibilità di valutare se trattasi di area di competenza comunale ovvero regionale, ha richiesto al Comune di Camerota la verifica dell’esatta collocazione dell’area e della conseguente legittimazione dell’Amministrazione Comunale al rilascio del titolo di cui trattasi, dal momento che per le aree demaniali marittime ricomprese nell’ambito portuale, di competenza regionale, l’unico soggetto legittimato al rilascio dei titoli concessori è la Regione Campania e per essa la Direzione Generale Mobilità».
Poi continua: «Non ci sarebbe nulla di strano se tali considerazioni non avessero destato nel Responsabile di settore del Comune di Camerota un ulteriore “allarme” in merito alla correttezza dei procedimenti seguiti per il passato nell’area portuale, atteso che il rilievo di incompetenza assoluta non è soggetto a limiti temporali tali da consentire il consolidamento del possibile atto illegittimo. Il Responsabile, quindi, ha chiesto ragguagli sulla regolarità e legittimità delle procedure, sin qui seguite, a tutela degli utenti e concessionari (rectius sub-concessionari) del porto di Marina di Camerota».
«A tutt’oggi, per quanto ci risulta, si è in attesa dell’esito delle verifiche richieste e dall’Amministrazione non si riceve che silenzio. Silenzio che sappiamo bene – lo abbiamo “subito” sulla nostra pelle – essere una scelta strategica, studiata a tavolino. Ormai si è giunti, in quel di Camerota, a discutere esclusivamente di ciò che confà all’Amministrazione, tutto il resto è bandito. Siamo certi che anche in questo caso si cercherà di evitare il confronto ignorando o derubricando la voce del Gruppo Misto, magari utilizzando uno dei soliti slogan ormai stantii. La zona porto scotta e pure tanto, nonostante la prossimità al nostro fresco e splendido mare. E chissà se, a breve, avremo modo di approfondire l’argomento anche in relazione ad altri importanti aspetti. – concludono i consiglieri – Quanto innanzi rappresentato dunque, soprattutto se le preoccupazioni paventate dal Responsabile dovessero trovare conferma, rende ancora più urgente ed improcrastinabile l’adozione di un atto di indirizzo in merito che, nell’ambito di una riorganizzazione dell’intera area, definisca ogni questione tuttora irrisolta. Giunta permettendo. Il tutto nella speranza che non si avveri il vecchio proverbio cilentano “Mentre lu mierecu sturia lu malato more”».
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