Camerota, il Gruppo Misto: «Scarpitta, una brutta figura dopo l’altra»
| di RedazioneRiceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Guppo Misto di Camerota in risposta alla nota del gruppo di maggioranza Terradamare. Sulla questione, sempre ieri, è intervenuto anche il gruppo di minoranza Camerota Riparte.
Come sempre le falsità di Scarpitta durano giusto il tempo della smentita e, almeno su questo, è lui l’indiscutibile campione di coerenza della politica camerotana. È arrivato addirittura a pubblicare una delibera “tagliata” a metà, facendo credere ai cittadini che in Giunta quel giorno fosse presente anche il suo ex vicesindaco: vergogna!
Ma procediamo con ordine.
Capitolo delega all’Urbanistica
A fine Ottobre 2018, lo smemorato Scarpitta manifestò privatamente ed anche pubblicamente l’intenzione di integrare le deleghe già conferite in precedenza al suo ex vicesindaco, con quella all’Urbanistica.Nonostante all’annuncio non sia mai seguito il conferimento (basti verificare all’Albo Pretorio se risulta o meno pubblicato il relativo decreto sindacale), da fine Ottobre 2018 al 2 Settembre 2019 (data di dimissioni), l’ex vicesindaco (così come il Consigliere Saturno), tra le altre incombenze, non ha disertato una sola riunione tra parte politica e l’Ufficio di Piano per il redigendo PUC, manifestando da subito ad amministratori e tecnici l’esigenza di un moderno plesso scolastico che potesse almeno ospitare i bambini di Camerota, Licusati e Lentiscosa, dal momento che i paesi interni erano e sono penalizzati non solo dalle strutture fatiscenti, ma anche dal decrescente numero degli iscritti (tra l’altro la “nuova” strada di collegamento Camerota/Lentiscosa avrebbe anche ridotto le distanze ed i tempi di percorrenza), a differenza di Marina di Camerota che poteva e può ancora vantare una sua discreta autonomia scolastica.
Per amore della verità, questo è un argomento sul quale vi è sempre stata uniformità di pensiero in amministrazione (tant’è che fu individuata anche l’area sulla quale far sorgere il nuovo plesso scolastico), così come sulla decisione di procedere alla chiusura di quello del Capoluogo, essendo necessarie indagini tecniche e carotaggi, i cui risultati, poi, non ne hanno consentito la riapertura ad “uso pubblico”. È evidente che è proprio Scarpitta a fare un uso strumentale dei fatti e degli eventi accaduti, alla continua ricerca di trovare un colpevole alla sua ormai conclamata inadeguatezza amministrativa. Lo conferma anche il maldestro tentativo di attribuire all’ex vicesindaco, “delegato” (in realtà mai) all’urbanistica per soli 11 mesi, i problemi che non ha saputo risolvere in oltre 4 anni e mezzo di mandato sindacale. Scarpitta sii serio, se ti riesce, non è più il tempo di scherzare.
Capitolo ‘Luciammare’
Veniamo all’imbarazzante e grottesco tentativo di attribuire all’ex vicesindaco decisioni assunte da altri amministratori in una Giunta del 2018.
Può un sindaco, degno di questo nome, prendere in giro la cittadinanza pubblicando una delibera “tagliata” a metà per non far vedere, agli stessi cittadini ai quali si rivolge, chi abbia realmente adottato quell’atto? Mai il Comune di Camerota ha avuto rappresentante più inadeguato.
Ad ogni modo, per chiarezza, la delibera di Giunta n. 295/2018 del 08/11/2018 ha conferito il patrocinio per la manifestazione “Luciammare 2018” (organizzato dall’associazione Tuttinsieme, giusto Scarpitta?), con un contributo di circa euro 2.000,00 a paese, oltre IVA, che andava ad aggiungersi a quello di “soggetti esterni”. Le luminarie sono state poi noleggiate dalla ditta Duemmeillumination di Massimo Marotta (giusto Scarpitta?).Nell’anno precedente (2017) non vi erano stati contributi pubblici. Senza fare uno stucchevole ragionamento su chi abbia adottato e su chi no il deliberato del 2018, è pacifico che nei due anni in maggioranza di Calicchio e Saturno siano stati impegnati circa 2.000,00 euro per Camerota, 2.000,00 euro per Licusati, 2.000,00 euro per Lentiscosa e 2.000,00 euro per Marina di Camerota, oltre Iva.
Oggi, per una sola annualità, guarda caso a pochi mesi dalle elezioni, si impegnano ben 24.400,00 euro sul capitolo “Viabilità e infrastrutture stradali”.
Oggi, come allora, il Comune è in pre-dissesto finanziario, con la nomina frequente, da parte della Prefettura, di Commissari per il riconoscimento ed il pagamento di debiti pregressi non onorati spontaneamente dall’Ente, con l’ulteriore conseguenza di un inutile aggravio di spese ed interessi a carico della cittadinanza.
Di fronte all’evidenza dei fatti solo uno stolto potrebbe non capire che:- eravamo e siamo favorevoli ad abbellire il territorio comunale con i simboli del Natale; – eravamo e siamo contrari però agli sprechi ed ai capricci “pre-elettorali”, in un momento storico, tra l’altro, in cui le priorità sono ben altre (si veda quanto successo nelle scuole) ed i cittadini continuano a pagare i tributi locali con aliquote al massimo, essendo il Comune ancora in pre-dissesto. Tutto questo non ha alcuna moralità.
Caro Scarpitta, noi lo stupore dei bambini quando osservano le luci del Natale lo abbiamo visto, ma tu che sei esperto di favole sai come finisce il capitolo di Pinocchio nel Paese dei Balocchi? Altrettanto stolto è il riferimento all’illuminazione del Palazzo Marchesale di Marina di Camerota, per il quale, in un’interrogazione del 5.08.2021, è stato chiesto al Sindaco, tra l’altro, se il Comune di Camerota avesse adottato i provvedimenti amministrativi per l’acquisto e l’installazione dell’impianto di illuminazione della facciata e se lo spettacolo pirotecnico fosse stato finanziato con soldi pubblici o privati dei quali, nel caso, andava chiarita la provenienza. Nulla di più o di diverso.
Per non parlare dell’illuminazione al costone roccioso di Camerota, il cui preventivo da parte della ditta interpellata è stato ACQUISITO al protocollo generale dell’Ente con n. 0018449/2021 del 20/10/2021. Quindi prima o dopo il nostro intervento?
Come al solito, o perché smemorato o perché ha poco rispetto dei cittadini che lo leggono, Scarpitta racconta le sue “verità” mistificando i fatti. Ne è un ulteriore esempio il riferimento alla ormai nota vicenda Arpac, sulla quale continua ad affermare che il Gruppo Misto avrebbe contestato l’adozione del divieto di balneazione, assumendo un comportamento diverso rispetto al passato. Scarpitta finge di non capire, continuando a prendere in giro gli elettori.
Il Gruppo Misto ha contestato il ritardo con il quale ha adottato quel provvedimento, non impedendo da subito che i bagnanti, tra i quali vi erano bambini ed anziani, continuassero ad immergersi in acque in quel momento inquinate. Sul capitolo depurazione, poi, farebbe bene a non aggiungere altro dopo lo spettacolo indegno offerto alla popolazione durante un recente Consiglio comunale, sul quale ritorneremo non appena ci avranno fornito gli atti richiesti.
Da ultimo lo rassicuriamo sul Consigliere Orlando Laino, che è nel Gruppo Misto per scelta e partecipa con l’entusiasmo politico di sempre alle attività dello stesso: Scarpitta, probabilmente abbagliato dalla sua stessa “luce”, ancora non se n’è reso conto.
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