Camerota, la scuola riparte in sicurezza: tutti negativi i tamponi sugli alunni
| di RedazioneTutti negativi i 210 test antigenici effettuati su adulti e bambini che frequentano gli ambienti scolastici del Comune di Camerota. Lo screening, voluto dal sindaco Mario Salvatore Scarpitta e dall’amministrazione comunale, di concerto con la dirigente scolastica Rosanna Casalino, si è tenuto ieri, lunedì, al centro sociale polifunzionale ‘Federico Giuliani’.
A garantire l’ordine e la sicurezza, il gruppo di Protezione Civile Comunale, coordinato da Mariateresa Reda, e la Croce Gialla del presidente Gerardo Pellegrino. I tamponi sono stati effettuati dal laboratorio d’analisi D’Arena. Allo screening hanno preso parte gli alunni delle quattro frazioni del Comune di Camerota con un’età compresa tra i 4 e i 12 anni, il corpo docenti, il personale Ata, i dipendenti del servizio di refezione scolastica e i dipendenti addetti al trasporto scolastico.
«Ringraziamo per il lavoro svolto tutte le persone che si sono impegnate in questa giornata di mappatura del contagio molto importante per la ripresa in sicurezza della scuola qui a Camerota – dichiara il primo cittadino Mario Salvatore Scarpitta -. Ringrazio la protezione civile comunale, i sanitari impegnati e tutto il comparto scuola. La tranquillità delle famiglie della nostra comunità è primaria per noi. Camerota ha attraversato un periodo turbolento, con la curva dei contagi che dopo le feste si è innalzata in linea con i dati regionali e nazionali. La responsabilità e il senso civico di tutti, ha fatto sì che si rientrasse subito e adesso i numeri sono in netto miglioramento».
«Insieme al sindaco e all’istituto comprensivo di Camerota abbiamo ritenuto opportuno organizzare questa giornata di screening e per fortuna tutti i tamponi hanno dato esito negativo – aggiunge l’assessore all’Istruzione Vincenza Perazzo -. Questa cosa ci deve dare maggiore serenità e nel contempo non deve farci abbassare la guardia, bisogna continuare a rispettare le regole per vivere una vita sempre più vicina a quella normalità che tanto ci manca».
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