Camerota, missione Kon Tiky: pizza pensata e cucina tradizionale del Cilento
| di Luigi MartinoA che serve mettersi lo zainetto sulle spalle, portarsi il pc dietro e percorrere chilometri se si è titolari di una pizzeria? Il mondo corre anche nel Cilento, terra della lentezza, e allora è necessario non perdere il passo. Kon Tiky è nata qualche anno fa e dal quel giorno non ha smesso mai di farlo. Si è istruita, ha preso il largo, poi è tornata indietro, è andata alla ricerca di ciò che mancava. Adesso una nuova spinta: implementato il settore della comunicazione, con i social che mostrano al mondo pizze come quadri.
Sopra c’è il sapere dei centenari del Cilento, la riservatezza dei contadini, le ricette delle nonne, la schiettezza dei pescatori. Attori di un teatro naturale patrimonio dell’Unesco, punto di riferimento della biodiversità mondiale. La parola d’ordine resta immutata: qualità. Anche se è accompagnata dai continui approfondimenti sia sulle materie prime, che sulle varie tecniche di realizzazione degli impasti. E poi il rispetto dei prodotti che regala il mare e la terra del Parco nazionale.
L’impresa del Kon Tiki è vecchia ormai settant’anni, fu progettata allo scopo di dimostrare che la colonizzazione della Polinesia poteva essere avvenuta, in epoca precolombiana, da popolazioni del Sud America.
Questa del Kon Tiky a Marina di Camerota oggi, non si può definire impresa ma è missione. Antonio e Cristiana si sono prefissati lo scopo di diffondere le buone pratiche della tradizione cilentana. E così accade che ogni estate la magia si rinnova con i turisti provenienti da ogni dove a ricordarsi, già dalla spiaggia, di dover prenotare un posto ai piedi di ulivi secolari, in una zona tranquilla vicina al centro ma lontana dal chiacchiericcio.
Kon Tiky è un’esperienza, un viaggio, una ricerca. E’ sedersi e gustare la felicità.
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