Camerota, sindaco Scarpitta revoca le deleghe al consigliere Petrillo
| di Marianna ValloneE’ stata resa nota oggi la decisione del sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, di revocare tutte le deleghe al consigliere comunale di maggioranza Giangaetano Petrillo. “Questo provvedimento segna l’ennesimo capitolo di una frattura che si protrae da mesi, iniziata con la rimozione di Petrillo dall’incarico di assessore e dalla carica di vicesindaco. All’epoca, il Sindaco aveva spiegato che tale decisione era stata concordata con l’intera maggioranza durante la convalida degli eletti, subito smentita con una nota dal consigliere stesso. – fanno sapere i consiglieri del gruppo di opposizione
Domenico Spiniello Marina Bagnato Giada Cusati e Giuseppe Molfese.
“Tuttavia, negli ultimi mesi è emerso che questo primo atto rappresentava solo l’inizio di una crisi più profonda tra il Sindaco e l’ex Vicesindaco. – aggiunge il gruppo di opposizione che ha più volte sollecitato il Sindaco a chiarire le motivazioni di questa scelta, ricordando “che l’amministrazione “Terradamare” aveva già perso figure chiave durante il precedente mandato, come l’ex vicesindaco e un altro consigliere, anche loro estromessi dalla maggioranza a causa di dissidi interni”.
“La storia sembra ripetersi: – sottolinea l’opposizione- un nuovo scontro all’interno della maggioranza mette in luce l’incapacità del Sindaco di mantenere coeso il gruppo, indebolendo ulteriormente l’amministrazione e tradendo la fiducia degli elettori. La situazione amministrativa di Camerota appare ormai evidente a tutti: una maggioranza inefficace, incapace di gestire i processi amministrativi, più concentrata sulla spartizione del potere che sul governo del comune. Problemi persistenti come lavori pubblici bloccati, assenza di una programmazione turistica e una manutenzione ordinaria e straordinaria inadeguata continuano a minare lo sviluppo del territorio”.
“Questa crisi politica – aggiungono i consiglieri – rappresenta un momento critico per Camerota, che necessita urgentemente di risposte chiare e di azioni concrete. Di fronte a una maggioranza ormai allo sbando, l’unico atto responsabile sarebbe quello di riconoscere il fallimento amministrativo e liberare Camerota da questa impasse. C’è ancora molto da aspettare?”.
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