Camerota, ultimo saluto a Salvatore Calicchio, folla commossa ai funerali
| di Antonio CalicchioPermane ancora vivissima l’impressione per la immatura scomparsa di Salvatore Calicchio, la cui cerimonia esequiale si è svolta stamane, 10 febbraio, a Camerota Capoluogo, presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il rito è stato officiato dal parroco don Antonio Toriello, il quale, nel corso della oratio funebris, ha sottolineato le doti umane, culturali e morali, che hanno caratterizzato il suo impegno politico e sociale.
A conclusione della celebrazione, Giuseppe Cilento ha voluto tracciare, coram populo, un profilo della figura di Salvatore, dal punto di vista non solo biografico, ma anche, e soprattutto, intellettuale ed amministrativo, evidenziando l’antico vincolo di amicizia e stima che li legava, pure in relazione all’interesse per la tutela e la salvaguardia della natura, dell’ambiente e del paesaggio. A porgere a Salvatore l’estremo commiato, che lo accompagnasse nel suo ultimo viaggio, una moltitudine numerosa – senza che si notassero interventi istituzionali ufficiali – una moltitudine numerosa di parenti, amici, colleghi, alunni, concittadini, i quali hanno gremito sia la Chiesa, sia la piazza antistante, alla presenza delle figlie, al cui pianto accorato tutti i presenti si sono uniti, esprimendo il loro triste e sentito cordoglio.
Cordoglio perché se n’è andata una persona preziosa della nostra storia e della nostra società; se n’è andata una persona che aveva una attenzione vitale per i problemi del nostro territorio e per lo sviluppo del nostro territorio; se n’è andata una persona che resterà una immagine emblematica del nostro paese, cioè una immagine che deve sollecitare tutti e ciascuno a migliorare questo paese, come Salvatore stesso voleva.
©Riproduzione riservata