Camerota, clima politico rovente. Sindaco: «Fedina penale pulita, mostrate la vostra»

Non c’è due senza tre, si dice solitamente, ma a Camerota non c’è tre senza quattro. Dopo il manifesto del Pd locale sottoscritto da due membri dell’opposizione, dopo quello della maggioranza e quello di Mario Scarpitta, consigliere di minoranza, arriva ancora un messaggio affisso tra le strade delle quattro frazioni del comune, ed è quello firmato soltanto dal sindaco Antonio Romano. «Basta con la politica delle calunnie e delle menzogne!», titola il manifesto di Romano. «In questi giorni abbiamo assistito ad una misera campagna di denigrazione e diffamazione che ha avuto come unico scopo quello di infangare la figura del sindaco di Camerota – si legge – E’ venuto il momento di dire basta! E’ venuto il momento che sul tema della legalità e dell’onestà i documenti ufficiali prendano il posto del chiacchiericcio da bar e delle insinuazioni». «Cari concittadini – scrive il primo cittadino – il sindaco di Camerota sulla vicenda della Corte dei Conti, non ha subito nessuna condanna, a differenza di quanto riportato in maniera diffamatoria su alcuni manifesti pubblicati nei giorni scorsi. Dopo 28 anni di vita amministrativa e politica – si legge ancora nel manifesto – la fedina penale del sottoscritto è pulita come dimostra il certificato del casellario giudiziario che pubblico di seguito». Nel mezzo della missiva, infatti, appare l’immagine del documento che mostra la fedina penale pulita del sindaco di Camerota. Poi l’invito: «Aspettando che i miei feroci denigratori facciano lo stesso e cioè pubblichino il loro certificato, il sottoscritto, insieme alla maggioranza che lo sostiene, continuerà a lavorare affinchè il Comune di Camerota prosegua, senza sosta, il suo percorso di progresso e sviluppo e per continuare ad interpretare la politica dei fatti contrapposta a quella dei ricorsi, delle denunce, dell’odio, del rancore e della frustrazione incarnata in pieno dai nostri avversari politici». Poi conclude augurando «buona Pasqua alle famiglie di Camerota».

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