Camerota, Comune vieta botti. L’ira dei giovani: «Qua non si può fare nulla»

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Camerota, Comune vieta botti. L’ira dei giovani: «Qua non si può fare nulla»

Polemica di fine anno sui botti vietati. Cresce la protesta da parte dei giovani dopo l’ordinanza del sindaco di Camerota Antonio Romano. Ma non sono solo i ragazzi di Marina di Camerota a protestare. Anche alcuni commercianti sono contro l’iniziativa dell’amministrazione. A differenza, invece, di tanti cittadini che di notte vengono svegliati dalle potenti deflagrazioni e dei padroni di animali, soprattutto cani, che spaventati cercano rifugio sotto i letti. Pareri discordi. La protesta sfocia sui social network e il consigliere comunale Ciro Troccoli chiede l’aiuto dei cittadini: «Scattate foto e video e aiutateci ad acciuffare i responsabili».

Il divieto L’ordinanza emanata dall’amministrazione comunale di Camerota prevede il divieto di sparare e vendere botti di categoria 2 e 3, ovvero considerati pericolosi dalla normativa in materia di immissioni di prodotti pirotecnici emanata nel 2010. La categoria 1 prevede lo sparo di fuochi d’artificio che «presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati, compresi i fuochi d’artificio destinati ad essere usati all’interno di edifici d’abitazione». La categoria 2, invece, prevede lo sparo «dei fuochi d’artificio che presentano un basso rischio potenziale, un basso livello di rumorosità e che sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati». La categoria 3, infine, prevede lo sparo di «fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale medio e che sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in grandi spazi aperti e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana». La categoria 4 è vietata già dalla legge, quindi non c’è il bisogno di introdurla nella delibera del Comune, e i «semplici cittadini» non possono far esplodere quei botti perchè «professionali». Infatti la quarta categoria prevede «i fuochi d’artificio professionali che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati ad essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche di cui all’articolo 4, comunemente noti quali fuochi d’artificio professionali, e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana».

Dal Comune «Ai fini dell’individuazione dei responsabili – fa sapere il consigliere comunale Ciro Troccoli – sarà consentita in aree pubbliche anche la ripresa o lo scatto di fotografie da parte dei privati cittadini che in tal modo potranno collaborare con la pubblica amministrazione». I botti, in paese, vengono soprattutto fatti esplodere di notte, quando il centro cittadino non è presidiato da forze di polizia di alcun genere. Per questo motivo, forse, la richiesta del consigliere per una collaborazione di tutta la cittadinanza. Ogni trasgressore sarà punito con una multa che va dai 25 ai 500 euro. 

I giovani «In questo paese non si può fare più nulla». Esordiscono così i giovani di Marina di Camerota sul social network Facebook dopo la notizia dell’ordinanza emanata dal Comune. «Prima si sparavano i botti ovunque e in qualsiasi orario – si legge su Facebook – ora invece vietano anche questa usanza e così andrà a finire il Natale, come tutte le cose che finiscono in questo paese». Poi il riferimento alle luci installate dal Comune: «Non sono stati capaci di dare un tocco natalizio a questo meraviglioso paese, ci sono delle luci del 400 avanti Cristo. Invece di pensare e agire su i veri problemi di questo paese pensano a fare ordinanze per i botti».

ECCO L’ORDINANZA DEL COMUNE

I commercianti Monta la protesta anche da parte dei venditori di botti. «Nei magazzini dei nostri negozi – fanno sapere i commercianti – abbiamo già acquistato da tempo il materiale e ora che il Comune vieta la vendita cosa ce ne facciamo?». I problemi riguardano soprattutto i bazar che si sono riforniti di botti alla portata di tutti. «Mortaretti o poco più – dicono – che non rappresentano alcun rischio». E ancora: «Che senso ha vietare i botti in un Comune quando poi basta spostarsi di pochi chilometri e andare in un altro per sparare?». «Noi vendiamo principalmente piccoli botti durante il periodo di Natale e Capodanno – aggiungono – ma che devono essere comunque fatti esplodere all’esterno delle abitazioni, cosa non consentita nella nuova ordinanza del Comune».

Cittadini e animali spaventati I botti di notte sono forti e lo prova il fatto che molti cittadini vengono svegliate da quelle che vengono definite vere e proprie «bombe». Vengono fatte esplodere comunque in luoghi isolati, come le spiagge ad esempio. Ma i cittadini dicono di essere «stanchi» e hanno paura per gli animali domestici. «I cani fuggono e vanno a ripararsi sotto i letti o sotto al tavolo – affermano spaventati – prima si sparava solo la notte di Natale e Capodanno, ora non si capisce più nulla».

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