Camerota, dalla maggioranza e opposizione reciproche accuse: «Restituite il malloppo»

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Camerota, dalla maggioranza e opposizione reciproche accuse: «Restituite il malloppo»

Al Comune di Camerota c’è un buco di diversi milioni di euro. L’opposizione è spaccata, Scarpitta ha lasciato il duetto Guzzo-Del Gaudio e ognuno corre per conto proprio. L’amministrazione, coesa, va avanti. Il partito Democratico locale ha pubblicato nei giorni scorsi un manifesto per rendere pubblica la messa in mora inviata dalla Corte dei Conti ad alcuni membri della maggioranza e ad alcuni funzionari del Comune. Non si è fatto attendere il manifesto a firma del gruppo politico ‘La Sveglia’ che risponde al «manifesto calunnia del Pd». Intanto Scarpitta, su Facebook, si dissocia da tutto e tutti: «I miei alleati sono i cittadini».

Manifesto partito Democratico
L’opposizione del Comune di Camerota, escluso il consigliere Mario Scarpitta, ha sottoscritto un manifesto affisso tra le strade delle quattro frazioni il 19 marzo dal titolo: «La Corte dei Conti all’amministrazione Romano-Troccoli: restituite i soldi ai cittadini di Camerota». I consiglieri di minoranza, Guzzo e Del Gaudio, sono entrambi membri del Pd e insieme a loro anche il segretario del circolo locale del partito si chiede «dove sono andati a finire questi soldi prelevati ai cittadini?». E ancora: «Dove sono le azioni di risanamento imposte al Comune dalle norme sul ‘Riequilibrio finanziario’?». «Se non si metterà fine a questa scellarata gestione – c’era scritto sul manifesto del Pd – con tasse già ai massimi livelli, il carico della tassazione diventerà insostenibile per i contribuenti. Ad ogni modo saprete già chi ringraziare: maghi, strateghi e mestieranti della politica consociata». L’ingiunzione di pagamento è stata recapitata, tra gli altri, al sindaco Antonio Romano e al suo braccio destro Antonio Troccoli. Il Comune dovrà versare 513 mila euro spariti nell’ambito dei progetti obiettivo, situazione già al vaglio della procura di Vallo della Lucania dove risultano indagate 13 persone. 

Manifesto ‘La Sveglia’
«Da che pulpito viene la predica» è intitolata la risposta del gruppo di maggioranza ‘La Sveglia’ affissa anch’essa tra le strade delle quattro frazioni del comune di Camerota. A distanza di cinque giorni dal manifesto del Pd appare quello di risposta. «Se nel comune di Camerota le lezioni di legalità le devono dare il segretario del Pd e il cognato consigliere e il loro “velonoso suggeritore” – contrattacca la maggioranza – allora vuol dire che siamo caduti davvero in basso». «Diamo tre risposte al Pd locale che a Camerota sta per Partito Denunce – ironizzano gli amministratori – la messa in mora della Corte dei Conti non è una sentenza di condanna ma un atto dovuto; una delle prime delibere approvate dalla giunta Romano – aggiungono – è dove veniva chiesta la restituzione delle eventuali somme indebitamente percepite dai funzionari; le persone citate nel manifesto calunnia del Pd risulteranno estranee alla vicenda». Poi concludono con una moltiplicazione e parlando di milioni di euro che si riferiscono alla vicenda del terreno in località Pozzallo. Dopo una denuncia del sindaco, il consigliere Guzzo ha dovuto restituire l’appezzamento di famiglia ai cittadini di Camerota. «Valore del terreno del Pozzallo: 10 euro x 200.000 metri quadrati = 2 milioni di euro (4 miliardi delle vecchie lire restituiti ai cittadini). Quanto al segretario del Pd – concludono – sappia che a Licusati non hanno dimenticato…e che Licusati ha buona memoria».

Post Scarpitta Facebook
Dai fatti si dissocia completamente Mario Scarpitta, consigliere di opposizione e candidato a sindaco alle passate elezioni dove ha poi trionfato Romano. «L’unica cosa che non puoi combattere, né comprare, ma che ti sa ripagare come nessuno è la verità, risarcendoti fino all’ultimo, interessi morali compresi – scrive Scarpitta sul proprio profilo Facebook -. C’era chi voleva farmi passare per uno sprovveduto, per il fatto di essere determinato, deciso e diretto nel dire come stanno le cose; c’era chi sosteneva che dividere le strade con i propri compagni di viaggio sarebbe stato un errore, chiedendomi di mettere da parte gli interessi della gente a vantaggio di alleanze. Oggi, il mio modo di fare, di essere, ma sopratutto di intendere la politica, è servito a tenermi lontano da tutte le malefatte, e questo non mi è costato nulla, in quanto è il mio agire nella quotidianità». Poi il riferimento ai manifesti delle due fazioni: «Gli eventi degli ultimi giorni che hanno portato definitivamente alla luce i misfatti dei noti personaggi ai danni del nostro Comune negli ultimi decenni, i quali continuano per anni imperterriti nell’opera di demolizione morale e materiale dell’ente, trovano riscontro nella messa in mora da parte della Corte dei Conti che ha presentato (per il momento) “un acconto del conto”. Ora la gente sa, non ha più alibi, e chi sceglie di stare con il male ne è consapevole. Continuo ad andare avanti per la mia strada, la più difficile da percorrere, senza compromessi, alleanze di facciata e falsi sorrisi». Opere incompiute, promesse non mantenute, sfiducia dei cittadini: sono i punti più a cuore del consigliere di minoranza. «Dovunque ti giri trovi intrallazzi: miliardi sottratti; terreni usurpati; cooperative di comodo;(vedi affidamento cimiteri abbandonati con tariffe raddoppiate, quasi proibitive per “permettersi di morire”); informazione a pagamento; pranzi a danno della gente; illuminazione pubblica pericolosa e insufficiente; strade ridotte a mulattiere; palazzetto sfasciato; caccia aperta solo per ”sparare palle” ( bugie….come dice un cacciatore); allacciamenti idrici (zona Marco) ed elettrici mai avvenuti, navi da crociera che dovevano attraccare,(confuse forse da chi ci governa con i barconi dei profughi in arrivo dalla Libia): cantieri che non aprono; ditte che chiudono; la Cilentana chiusa; erosione che avanza;stagione estiva alle porte con paesi abbandonati; sicurezza zero;servizi sanitari soppressi! Il mercato ittico e il circolo anziani lasciati a marcire; il Leone di Caprera per metà pagato e mai rientrato, campi sportivi (aperti) grazie ai soliti quattro passionali; debitorie lasciate alla federazione dall’ente che ha promesso e non ha mantenuto la parola; furti in aumento; microdelinquenza! Il carroponte svenduto; la motodraga diventata ferro vecchio; centro visita inutilizzato; attracco aliscafo fatiscente; scuole inadeguate; asili nido e parchi giochi per i bambini mai considerati; … non parliamo di spettacoli, gemellaggi, e gite premio! Mi fermo e faccio continuare voi». «Questo non essere alleato con nessuno – conclude Scarpitta – a differenza di altri, mi ha avvicinato alla gente, che con la quale ogni giorno parlo, dialogo e mi confronto. Ecco con chi sono alleato, con la gente…tantissima gente».

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