Camerota, la grotta della Cala sul Journal of Quaternary Science. Esposito: «Bellezza da tutelare»
| di RedazioneIl Journal of Quaternary Science dedica addirittura 11 pagine al sito preistorico della Cala, uno dei più importanti del mondo. Camerota, dunque, finisce su una delle riviste scientifiche internazionali più lette. Negli anni ’60, all’interno della Grotta della Cala, furono rinvenuti resti dell’uomo di Neandertal e dell’uomo Sapiens. Gli esperti dell’Università di Siena, in sinergia con la Soprintendenza e la direzione del Museo virtuale del paleolitico di Camerota, hanno ricostruito, all’interno della cavità naturale, un percorso che catapulta i visitatori indietro migliaia di anni. Passeggiando nella grotta è possibile osservare della riproduzioni che rappresentano gli uomini primitivi e gli utensili da loro utilizzati per sopravvivere.
«Cave clastic sediments as a tool for refining the study of human occupation of prehistoric sites: insights from the cave site of La Cala (Cilento, southern Italy)». E’ il titolo che appare sul Journal of Quaternary Science. Il testo è accompagnato da foto, mappe e infografiche. «E’ doveroso ringraziare la professoressa Adriana Moroni, docente dell’Università di Siena – Dipartimento di Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente. Grazie al suo impegno, in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Camerota, – dichiara Teresa Esposito, Assessore alla Cultura – stiamo facendo accrescere, giorno dopo giorno, l’interesse attorno a questo sito di rilevanza internazionale. La Cala è il biglietto da visita per chi arriva a Camerota e, oltre al mare e alle spiagge, vuole conoscere le bellezze culturali e storiche del nostro Comune».
La Grotta ogni anno viene visitata da migliaia di studenti e da gruppi di turisti provenienti da ogni dove. «Siamo solo a maggio ma le nostre guide hanno già accolto e accompagnato tantissimi ragazzi provenienti dalle scuole di mezza Italia – fa sapere Esposito – il nostro obiettivo è proprio questo: promuovere la Cultura e usarla come volano per destagionalizzare l’offerta turistica».
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