Massimiliano Coppola: “Con Scarpitta per dare una spallata alla vecchia politica” Seconda parte

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Massimiliano Coppola: “Con Scarpitta per dare una spallata alla vecchia politica” Seconda parte

Si sono aperti nuovi scenari in risposta alle precedenti rivelazioni fatte al giornaledelcilento.it da Massimiliano Coppola, ex appartenente del gruppo politico Pdl ‘Forza Camerota’ e già consigliere di minoranza: dal dietro le quinte di Forza Camerota, alle luci della ribalta camerotana di Gambino.  
Qualche giorno fa,  durante una riunione politica, pare che il gruppo su menzionato, sia stato in camera caritatis dopo aver incassato il colpo  per la divulgazioni degli intrecci  politici fra Troccoli e Romano fino ad oggi, per altro, mai smentite, né dagli interessati, né da Cirielli.

Il gruppo Pdl ‘Forza Camerota’ pare sia corso al riparo con un’ intervista televisiva organizzata ad hoc, respingendo l’eventualità che ci potesse essere un legame o un aggancio con la ‘vecchia politica’ come la definisce Coppola. Come dire, il tentativo di  evitare il probabile abbandono di altri componenti.

“Il gruppo Pdl ‘Forza Camerota’ parla di rinnovamento con lo stesso tenore”, dice Massimiliano Coppola, “col quale, gli stessi personaggi, mi convinsero a candidarmi e a seguire delle logiche di partito, che mai avrei pensato andassero nella direzione dell’intreccio Toitto/Pitto a discapito degli interessi del comune di Camerota. Con lo stesso stile” – prosegue – “con il quale finora hanno fatto tante chiacchiere, ormai per niente credibili. Per esempio: la figura di Ciro Troccoli, che in campagna elettorale sembrava volesse differenziarsi politicamente dalla linea paterna, ma che all’indomani delle elezioni, si è ripresentato in piena sintonia con le volontà del padre, tanto che le questioni da affrontare molte volte si sono risolte a porte chiuse tra loro due e Antonio Romano. Questo scenario si è profilato dall’autunno 2009”.
 
Si mette in dubbio quanto asserisce Massimiliano Coppola, e la sua credibilità si tenta di sminuirla con tentativi mediatici dove si prova a celare lo spaccato reale di una politica che non sa dare risposte efficaci al territorio. Le divergenze con quanto dice Coppola, all’interno del gruppo Pdl ‘Forza Camerota’ si mostrano,  tanto che i componenti, chiamati a raccolta, si stringono intorno ai loro rappresentanti consiliari: Ciro Troccoli e Francesco Leo. Ma come mai, è quanto asserisce Coppola, qualcuno di questi rappresentanti, sta provando insistentemente a contattarlo? Come mai c’è (fra la nomenclatura) chi prova ad avere l’intercessione paterna pur di parlarci? Per dirgli cosa? Per soffocare i ‘chiacchiericci’ sempre sottolineati da Francesco Leo? Per fargli evitare di mostrare ai cittadini, futuri elettori, gli equilibrismi che i funamboli della politica stanno compiendo sulle loro teste? Per qualche patto politico nascostamente firmato che può rompersi?

In campagna elettorale per le regionali, la fusione, nel resoconto di Coppola, pare si fosse concretizzata anche sotto il profilo politico, come dire: Gambino per tutti, nonostante Cirielli avesse chiesto espressamente l’appoggio per Zara, che fu sostenuto invece, da Mario Scarpitta, il quale in vista di atteggiamenti poco chiari sia da parte del suo capogruppo che di Antonio Troccoli, prese le distanze da quell’ammucchiata.
“Facendo un passo indietro”- dice Coppola –  “in quel periodo, quando si profilava la costituzione dei vari gruppi di sostegno ai candidati, Antonio Romano era ancora portavoce di Franco Brusco (MPA). Il gioco tra Antonio Troccoli e Romano si è compiuto alla vigilia delle elezioni, nel passaggio di Toitto al Pdl, il quale, voglio ricordare,  non ha mai sciolto le riserve fino a quando non ha avuto garanzie precise su quello che il Pdl avrebbe potuto riconoscergli. Nello stesso periodo -coinvolgendo me e Raffaele Esposito – l’allora presidente del Corisa 4 (per nomina di Valiante) Alfonso Esposito, veniva corteggiato e spinto a lasciare il Pd e a traghettare nel Pdl. Due nuove figure politiche che conversero a rafforzare Gambino che dopo la sua vittoria sembrò poco disponibile a rispondere al telefono di Massimiliano Coppola.
Informatosi sui fatti e sul silenzio di Gambino dallo staff dell’assessore Iannone che patrocina il gruppo consiliare ‘Principe Arechi’ al quale appartiene da tempo, Coppola seppe che Gambino, in seguito al ‘contentino’, come lui lo definisce, dato ad Antonio Romano, non avrebbe più risposto alle esigenze del territorio di Camerota, in quanto la partita era stata chiusa.
Una nomina che, dice, era stata concertata all’insaputa anche di Mario Scarpitta, magari con la concertazione di Ciro Troccoli e con la totale esclusione di Massimiliano Coppola, per la quale, da consigliere di opposizione decide di rassegnare le dimissioni, che se pure discusse in vari modi, significano, a suo dire, l’unica maniera di contrastare moralmente una pagina politica per Camerota molto grave per l’essersi consumata in quel modo. “Noi abbiamo rischiato, grazie anche al mio aiuto, di riconsegnare il nostro Comune di nuovo in mano a Pitto”.
Massimiliano Coppola, interpellato subito dopo le sue dimissioni da un’emittente locale, ha atteso per oltre due mesi di avere l’occasione di un confronto con Antonio Romano, Ciro e Antonio Troccoli, che a quanto pare non è stata raccolta, e che non possono, come egli dice, negare di aver avuto. “Diversamente”, commenta, “rilasciare una mia dichiarazione a ‘Cilento tv’ non mi ha interessato, in quanto questa è gestita da quella parte dell’opposizione implicata in questa storia. Immagino che mi darebbe del bugiardo e che non metterebbe in evidenza l’importanza dei fatti che la dicono lunga  sugli aspetti di una politica che va cancellata.”

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