Più opzioni di futuro per Insieme Cambierà. Chi la spunterà?

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Più opzioni di futuro per Insieme Cambierà. Chi la spunterà?

 A distanza di oltre un anno dalle elezioni, ieri mattina, presso il Lido del Poggio a Marina di Camerota si è tenuto un incontro per riassumere il lavoro svolto fin qui dal gruppo politico Insieme Cambierà. Un’analisi sul lavoro sviluppato come opposizione, nel Consiglio comunale di Camerota e per tracciare le future linee di intervento inerenti la parte politica, soprattutto per replicare alle pressanti esigenze di risposta che la popolazione del territorio comunale si attende.
 
L’efficace ‘lotta’ dell’opposizione dagli scranni del Consiglio Comunale, basta a dare queste risposte? L’assenza di azioni da parte della maggioranza sarà sufficiente a evidenziare gli errori commessi da chi li ha appoggiati e a dare merito a chi sta proficuamente lavorando per tutelare anche gli interessi economici dei cittadini? Queste, fra i vari interrogativi, sono state le domande che il gruppo di Insieme Cambierà si è posto, soprattutto in vista di una futura campagna elettorale. Il lavoro svolto fin qui, da questa parte di opposizione, sembrerebbe non garantire, il successo che il gruppo Insieme Cambierà auspicherebbe. Perlomeno questo è quanto è stato trasmesso da una parte dell’assise  e da Antonio Romano, leader del gruppo durante la campagna elettorale. Non si è calcata la mano sulle azioni concrete da compiere ancora, che seppure sono state poste e proposte, hanno lasciato in evidenza questa principale argomentazione, quella, cioè, di avere la necessità che per vincere alle prossime elezioni amministrative, bisogna aprirsi all’esterno e dialogare con altre forze politiche presenti sul territorio.

Posta questa discussione, a rispondere ai vari punti di domanda sulla questione sono stati soprattutto i due rappresentanti dell’opposizione, Romano, in veste di capogruppo di Insieme Cambierà e Scarpitta.

Per Mario Scarpitta, è scattato il momento di chiarire pubblicamente la propria posizione rispetto all’argomento ‘alleanze’. Sarà possibile dialogare con chi è d’accordo ad accettare il programma di Insieme Cambierà, con chi avrà dei punti in comune sul lavoro che intenderà fare per il territorio. Non c’è apertura, invece, per chi rappresenta la vecchia logica politica. E’ sull’operatività, dice Scarpitta, che bisogna puntare: “La gente va trovando i fatti. Delle chiacchiere non ne può più ed è nel contributo dei fatti che bisogna andare avanti. Noi dobbiamo proseguire con quello che ha rappresentato Insieme Cambierà e cioè un taglio all’immobilismo, ai guasti fatti dalla politica del passato”.

Antonio Romano, dal suo canto, ha ritenuto importante non distogliere l’attenzione dall’opportunità di compiere scelte vincenti sul fronte delle alleanze. Poi su chi potrebbe essere il futuro gruppo alleato, si è aperta una discussione, sulla quale Romano, per la delicatezza del caso, ha preferito rinviarne le conclusioni, non prima di aver detto e , comunque, di aver delineato il suo pensiero: “Da questo momento, rimetto a disposizione del gruppo “Insieme Cambierà” la mia posizione di ‘leader’ di questo gruppo. Se mi rendo conto che la linea tracciata non è più in grado di suggerire la via maestra, allora è bene liberarci tutti per quello che dovrà essere il prosieguo di scelte politiche da farsi. Per portare avanti democraticamente quello che la maggioranza di un gruppo ritiene che sia il progetto ‘vincente’, la strategia ‘vincente. E quindi non possono essere oggi date le conclusioni su questo. Rispetto a quanto è stato detto da più di uno, di andare avanti col solo progetto di Insieme Cambierà, per essere più preciso, se dovessimo chiamarci diversamente da Insieme Cambierà, oggi noi non lo possiamo decidere, anzi quello che penso io, (poi va verificato quello che democraticamente pensano tutti) è che se pensiamo, già oggi,  di andare avanti come Insieme Cambierà, né fra cinque né fra dieci anni riusciremo ad andare ad amministrare il Comune di Camerota. Io vedo invece una grande opportunità nel lavoro che si sta svolgendo all’interno dell’opposizione del nostro comune, perché quando parlo di opposizione, chiaramente, non è che tengo fuori chi, (oggi, e non il giorno prima della caduta dell’amministrazione) prendesse le distanze da quella amministrazione e che dal nostro gruppo venisse preso in considerazione, se si ritenesse degno del nostro progetto politico amministrativo. Rispetto all’opposizione, la vedo come una grande opportunità dialogare anche per la prospettiva. In ogni scelta ci sono dei vincoli e delle opportunità. Parlare in maniera semplicistica come chi dice io non voglio stare con ….significa che  si sta dando un messaggio sbagliatissimo. Che rispetto, ma non condivido”.

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