Sebahire Eric trionfa alla ‘Corsa del Mito’
| di Luigi MartinoLo spettacolo ha travolto tutti. Il paesaggio mozzafiato ha emozionato gli atleti, che partiti dai piedi di Capo Palinuro, hanno attraversato i costoni rocciosi del Mingardo, fino a giungere nel borgo marino di Camerota. Nel suo porto, tra le sue umili imbarcazioni, sono stati accolti dai plurimedagliati e campioni del mondo: i fratelli Abbagnale, con il timoniere Peppiniello di Capua.
Forti del successo riportato nella scorsa edizione, la gara di quest’anno si è arricchita di una buona dose di esperienza, di una iniezione di vitalità e di partecipazione e del desiderio di segnare un nuovo traguardo per il turismo del Cilento e delle sue aree costiere. Infatti, un simile progetto va inteso in una cornice di iniziative ben più ampio, che vuole interpretare i tempi e le tendenze e fornire risposte in termini di servizi, puntuali e aderenti alle aspettative di quanti si recano nel Cilento per una esperienza inimitabile, fosse anche per il breve tempo di un week end.
La seconda edizione della ‘Corsa del Mito’ ha visto tagliare per primo il traguardo, al keniano Sebahire Eric. Secondo, il nazionale del Ruwanda Ngeno David, mentre terzo il marocchino Hajjy Mohamed. La donna più veloce è stata Resta Alessandra dell’AlteraAtletica Locorotondo, mentre il primo residente che ha raggiunto il porto di Marina di Camerota, è stato Esposito Pierantonio.
Alla squadra ”Podistica Brienza 2000” va il merito di aver collezionato il maggior numero di punti e con 16 pettorine ha conquistato il primo posto per squadre.
Cos’è la Corsa del Mito?
La “Corsa del Mito” fiore all’occhiello dell’associazione ‘TuttInsieme’, è una gara podistica che si sviluppa sui sentieri del mito e sulle strade del Parco Nazionale del Cilento, tra lentisco, rosmarino e pini marittimi. Tra spiagge assolate, un mare cristallino e antichi profumi. Uno scenario “ideale” che incornicia questa gara agonistica che già dalle premesse ha dimostrato di mirare ad un livello d’importanza nazionale ed internazionale. La gara promuove la collaborazione tra due paesi costieri, iniziativa che ha la caratteristica di essere una novità importante e assoluta per il nostro territorio e per lo sviluppo turistico futuro.
A premiare il vincitore nella scorsa edizione fu il testimonial della due giorni, Pietro Mennea, che come consiglio a chi partecipò per la prima volta a una corsa del genere disse: “Non è necessario vincere. E’ importante esserci, e trarre giovamento dalle piccole sofferenze del momento sportivo.” Poi, sul concetto dell’ agonismo: “E’ importante collegarlo alla passione, all’interesse vero. Poi, se uno non riesce, non fa niente. Ci sono altre medaglie nella vita”.
Testimonial della seconda edizione della corsa del Mito, 1 maggio 2011, i fratelli Abbagnale, Giuseppe e Carmine, e Peppiniello Di Capua. Significano umiltà, determinazione, capacità di farcela anche con risorse insufficienti. Hanno il valore del primo gradino del podio, dell’impegno civile, morale, dello sport sano, fatto di muscoli, squadra e profumo di vittoria.
(fonte: www.associazionetuttinsieme.com )
©Riproduzione riservata