TARSU: tavolo di discussione fra amministrazione comunale e operatori turistici
| di Giuseppe GalatoL’assemblea si apre con l’introduzione del sindaco di Camerota, Domenico Bortone, il quale illustra a grandi linee le motivazioni che hanno portato all’aumento della TARSU e spiega, come già dichiarato in un’intervista, che questo aumento non è attribuibile alla sua amministrazione ma al rinnovo del contratto con la Yele voluto dal commissario prefettizio. Le modalità per riacquisire consistenti capitali sono legate alla lotta all’evasione (ricordiamo che nell’intervista di cui sopra il sindaco aveva reso nota la presenza di strutture che non pagavano la tassa da anni ed anni).
La parola passa all’assessore Pierpaolo Guzzo, il quale subito asserisce che bisogna rivedere la tariffa, ma che questo è un provvedimento che non può essere realizzato a breve termine. L’attuale costo da coprire risulta essere di 1.796.500 più la rateizzazione pregressa ed afferma che dal 2003 c’è un debito di € 2.300.000. Si invitano, intanto, tutte le strutture ad autodenunciarsi per permettere all’amministrazione di poter lavorare meglio.
Gli operatori turistici propongono di creare un manifesto dove tutti coloro i quali pagheranno la tassa vi compariranno, così che chi non risulta su quel manifesto possa essere controllato dalle istituzioni.
Dall’incontro emerge che molti problemi sono sorti dal fatto che l’Ufficio Tecnico del comune non riesce a stabilire un vero e proprio contatto con l’Ufficio Segreteria, creando disagi come la non comunicazione di nuovi edifici sorti negli ultimi anni. Secondo altre fonti tratte da un censimento sembra che siano 1300 le case sul territorio del comune di Camerota che non pagano l’ICI, e quindi si ipotizza non paghino nemmeno la TARSU, cosa che va a gravare sulla ridistribuzione della tassa per cittadino.
Altra polemica sollevata è quella della mala gestione da parte della Yele, che riesce a fare un massimo del 30% di differenziata a differenza dei termini di legge che impongono il 50%, creando un disservizio.
Secondo l’assessore alla nettezza urbana Vincenzo Del Gaudio uno dei problemi è che il 90% delle strutture non fa la differenziata, facendo lievitare i costi per lo smaltimento.
Tenendo conto delle inadempienze del servizio di raccolta rifiuti (mancato raggiungimento del 50% di differenziata, mancato servizio di pulizia spiagge, problemi nella raccolta) gli esercenti considerano la possibilità di rescindere il contratto con la Yele. La proposta di Mario Volpe, proprietario dell’Hotel America, è quella di:
– Sospendere momentaneamente il ruolo;
– Far pagare la prima rata;
– Avviare controlli;
– Procedere con gli accertamenti entro il 31 Dicembre;
– Procedere a sgravi antecedenti al pagamento.
L’amministrazione risponde che questo è impossibile.
Altra questione scottante nasce nel momento in cui si inizia a parlare del costo della tassa per metro quadro: se il costo per i cittadini è di 2 € per gli operatori turistici salta ai 6 €. Secondo Marco Colucci, portavoce dell’Hotel La Scogliera, la "differenza tra la produzione di immondizia di una camera di albergo e quella di una civile abitazione è la stessa, quindi le tariffe andavano parametrate secondo questi valori". Il sindaco Domenico Bortone è del parere che bisogna valutare in altro modo la produzione di rifiuti di un edificio, in quanto a parità di superficie “un anziano solo non produce tanta immondizia quanto una famiglia di cinque persone”.
Antonio Romano, portavoce della lista Insieme Cambierà, chiede delucidazioni sulla nuova cooperativa sorta a Camerota, Giovani Camerota, la quale affianca la Yele nella raccolta rifiuti: l’assessore Guzzo precisa che l’amministrazione comunale non ha nessun tipo di contatto con la suddetta cooperativa.
Nicola Greco, candidato con la lista Insieme Cambierà, propone di allargare la base imponibile, diminuire il costo, riequilibrare il sistema tariffario. Inoltre chiede delucidazioni su come calcolare la superficie del caseggiato. L’amministrazione prontamente fa girare fra i presenti il foglio con le modalità per il calcolo della superficie.
La seduta si conclude con un nulla di fatto.
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