Rifiuti speciali nel Parco. A Camerota «discarica abusiva gestita dal Comune». Segnalato alla giustizia responsabile lavori pubblici

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Rifiuti speciali nel Parco. A Camerota «discarica abusiva gestita dal Comune». Segnalato alla giustizia responsabile lavori pubblici

riceviamo e pubblichiamo:

Gli agenti del comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro, unitamente al comando Stazione di Teggiano e Sanza tutti alle dipendenze del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, nell’espletamento di un servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, hanno scoperto in loc.”Vallone dei Fornaci”” in agro di Camerota (SA), in un area protetta di pregevole interesse naturalistico ed ambientale, lo smaltimento   illecito di rifiuti speciali pericolosi e non, in due distinte aree ubicate a ridosso di un importante bacino idrico quale è il Vallone delle Fornaci.
Durante l’indagine condotta dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato è emerso che all’interno della prima area di circa 4000 mq erano stati scaricati mc. 40 circa di rifiuti consistenti in materiale inerte contenente bitume e coloranti, terriccio e pietrisco di varia granulometria; mc. 120 di rocce provenienti da scavo e  materiale litoide costituito da ghiaia di varia granulometria; alcune carcasse di frigoriferi in disuso; rottami di scafi e natanti in vetroresina e ogni sorta di rifiuto speciale proveniente da diverse attività artigianali e industriali il tutto per complessivi mc. 200 più mc. 700 di terreno vegetale.
Accertato l’abuso, allo scopo di evitare il protrarsi dell’attività illecita, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno posto sotto sequestro l’intera area, segnalando all’Autorità Giudiziaria il Sig. D.L.A. di anni 48  per attività di gestione abusiva di discarica di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, alterazione e modifica non autorizzata dello stato dei luoghi e deturpamento di bellezze naturali.
Nel secondo caso, a conclusione di complesse indagini, gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, hanno scoperto, sempre alla stessa località e posto sotto sequestro un intero sito, di superficie pari a circa mq. 3000 destinato a discarica abusiva, che era gestito in modo illecito dallo stesso Comune di Camerota.
Infatti, si riscontrava, all’interno dell’area, la giacenza di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, costituiti da vasche in calcestruzzo destinate originariamente ad un impianto di depurazione, contenenti acque reflue, attualmente non funzionante ed in precario stato d’uso, un manufatto in calcestruzzo di mq 40 circa, diversi cumuli di rifiuti costituiti da bottiglie in pvc, svariati pneumatici in disuso, ritagli di pannelli di catrame, recipienti contenenti materiale bituminoso, pannelli in legno in truciolato contenenti sostanze pericolose, residui vegetali provenienti dalla potatura di alberi, cassonetti in polietilene  e in ferro zincato, numero tre cassoni scarrabili per autocarro. Il complesso dei rifiuti posti sotto sequestro ammonta a circa mc. 2000.
Dato l’ingente quantitativo dei rifiuti sequestrati e la contiguità dell’area all’argine del fiume, è serio il rischio di una grave compromissione all’ambiente ed all’ecosistema.
Il sito tra l’altro si presentava in un totale stato di abbandono e completamente privo dei previsti requisiti di sicurezza, infatti, la recinzione in più punti si presentava divelta ed il cancello di accesso completamente aperto, mentre non si riscontravano adeguati sistemi di prevenzione incendi.
Gli uomini del Corpo Forestale oltre al sequestro hanno contestualmente segnalato all’Autorità Giudiziaria il Sig. D.P. di anni 60 in qualità di responsabile del servizio Lavori Pubblici e R.S.U. del comune di Camerota, per attività di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, per la violazione di norme in materia paesaggistiche ed ambientali e deturpamento delle bellezze naturali.-
L’intervento delle “giubbe verdi” ha così consentito di spezzare le attività illecite e di disinnescare una grave aggressione all’ambiente, tenuto conto che l’area è soggetta alla massima tutela paesaggistica ed ambientale nonché ricade in una Zona di protezione speciale per la tutela di habitat e di specie di fauna in via di estinzione, nonchè sull’argine di una importante asta fluviale a circa mt. 200 dal mare.

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