Campania: indennità maggiorate, 17 a giudizio per danno erariale. Ci sono anche Volpe e Maraio

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Campania: indennità maggiorate, 17 a giudizio per danno erariale. Ci sono anche Volpe e Maraio

La Procura della Corte dei Conti della Campania ha chiuso le indagini su un presunto danno erariale per un totale di 3,6 milioni di euro, contestando a 17 tra consiglieri regionali e funzionari della Regione Campania di aver concesso indebite maggiorazioni salariali a segretari e coordinatori amministrativi delle commissioni consiliari. La prima udienza è fissata per il 26 giugno prossimo.

Secondo le accuse formulate dalla magistratura contabile, guidata dal procuratore Antonio Giuseppone, gli importi aggiuntivi, che arrivavano fino a 40mila euro, sarebbero stati erogati tra il 2019 e il 2022 in violazione della normativa vigente. I soggetti destinatari delle somme erano di fatto collaboratori personali dei consiglieri, ma ricevevano indennità assimilabili a quelle dei dirigenti.

Tra gli imputati figurano nomi di spicco della politica campana, tra cui l’attuale presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e diversi consiglieri ed ex consiglieri regionali: Massimo Grimaldi, Loredana Raia, Valeria Ciarambino, Fulvio Frezza, Alfonso Piscitelli, Rosa D’Amelio, Antonio Marciano, Flora Beneduce, Ermanno Russo e Tommaso Casillo. Coinvolti anche tre esponenti salernitani: Vincenzo Maraio, ex consigliere regionale e attuale segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, Andrea Volpe, consigliere regionale del PSI, e Maria Salerno, funzionaria di Sarno.

L’indagine, coordinata dai pm Davide Vitale e Mauro Senatore, è stata condotta dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, sotto la guida del colonnello Paolo Consiglio. Gli accertamenti si sono focalizzati su due distinti periodi: dal maggio 2019 all’aprile 2021 sono stati erogati 1,97 milioni di euro in indennità, mentre tra maggio 2021 e dicembre 2022 la cifra ha raggiunto 1,71 milioni di euro. La Corte Costituzionale aveva già dichiarato illegittime tali maggiorazioni nel 2019, ma i pagamenti sono proseguiti attraverso delibere dell’Ufficio di Presidenza della Regione.

Le contestazioni di danno erariale attribuiscono una responsabilità del 5% del totale a Maraio (98mila euro) per il primo periodo, e a Volpe (85mila euro) per il secondo. Alla funzionaria Maria Salerno è invece contestata una quota del 10%, pari a 171mila euro. Anche dirigenti della Regione Campania, tra cui Santa Brancati, Lucio Varriale e Mario Vasco, sono stati citati in giudizio.

La vicenda mette in luce una gestione controversa delle risorse pubbliche e solleva interrogativi sulla trasparenza nell’assegnazione di fondi regionali, con possibili ripercussioni politiche e amministrative.

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