Campania, Pinto: «Per ludoteche, sostegno pubblico ricetta per ripartire»
| di RedazioneL’ordinanza della Regione Campania fa riprendere i servizî per i bambini, ma il settore, aiutato da crediti di imposta, deve ritrovare il suo pubblico
Riaprono finalmente le ludoteche e i servizî per l’infanzia e l’adolescenza, tra la soddisfazione e la preoccupazione degli operatori del settore.
La recente ordinanza regionale n. 55, firmata dal presidente Vincenzo De Luca, ha consentito la ripresa delle «aree gioco per bambini e ludoteche e servizi per l’infanzia e l’adolescenza (compresi campi estivi e oratori)».
Un passo fondamentale per la ripresa di un settore particolarmente colpito dalla crisi dell’emergenza sanitaria, tanto rilevante per l’aggregazione e la socialità dei bambini.
Con alcuni crediti di imposta, che hanno aiutato le piccole imprese a sostenere costi come il fitto per tre mesi o le sanificazioni, è stato scongiurato il tracollo di queste strutture. Per i tanti operatori del settore – dai variegati profili di artisti, animatori e personale tecnico e amministrativo – l’intervento pubblico è stato una boccata di ossigeno e di speranza e l’ordinanza regionale fondamentale. Ma resta un motivo di preoccupazione. Quello di riuscire a ricostruire e recuperare il rapporto di serenità con il pubblico.
Lo conferma Massimiliano Pinto, titolare della ludoteca Madalù, la struttura per bambini di via Ferrante Loffredo all’Arenaccia, recentemente oggetto di un furto che ha provocato ingenti danni: «Siamo contenti di poter finalmente riaprire le nostre attività, dopo un lungo periodo di quarantena». «Ora, dopo il sostegno pubblico ricevuto – conclude Pinto –, occorre ristabilire le relazioni con le famiglie, rassicurandole sulla nostra adozione delle misure più stringenti di sicurezza sanitaria, a salvaguardia della salute dei loro bambini e dei nostri operatori».
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