Campania, riconosciuti i primi quattro Ecomusei regionali: tra loro l’Ecomuseo del Bussento di Morigerati
| di Marianna Vallone
Sono quattro le realtà disseminate in Campania che hanno ricevuto il riconoscimento di Ecomuseo della Regione. Si tratta di MOSS – Ecomuseo diffuso di Scampia,Transluoghi – Ecomuseo del Bussento Contemporaneo, Ecomuseo dei Picentini – Le Terre della Felicità e ECuRu – Ecomuseo delle Cucine Rurali dell’Alta Irpinia. Mercoledì a Scampia i quattro Ecomusei si sono raccontati alla cittadinanza e alle istituzioni per condividere un assaggio del loro patrimonio.
La Regione ai sensi dell’art. 4 della L.R. 13/2023, “Riconoscimento e promozione degli ecomusei della
Campania”, ha istituito formalmente gli Ecomusei e ha attribuito il riconoscimento ai primi quattro,
dandone nuovo impulso e riconoscendo il lavoro anche ultra decennale delle comunità che operano per la conoscenza, tutela e la promozione di beni materiali e immateriali e del patrimonio verde dei loro territori.
L’offerta culturale della Campania si arricchisce con gli Ecomusei che promuovono arte pubblica e
sperimentazioni, itinerari paesaggistici e culturali, tradizioni e gestualità, narrazioni e sostenibilità
ambientale ed economica, formazione e lavoro in territori complessi e considerati periferici, ma ricchi di
storie, umanità e biodiversità. L’obiettivo è di renderli luoghi esperienziali e formativi ad alta fruizione pubblica, attrattori culturali sia per gli abitanti che per visitatori di passaggio, in grado di essere in relazione con il territorio e in connessione con i cambiamenti globali.
Presenti all’evento del 16 aprile i quattro ecomusei della Campania che hanno raccontato le loro
esperienze: Barbara Pierro per MOSS – Ecomuseo diffuso di Scampia, Daniele De Stefano per
Transluoghi – Ecomuseo del Bussento Contemporaneo, Maria Laura Nappi per Ecomuseo dei Picentini – Le Terre della Felicità, Domenico Lapenna per ECuRu – Ecomuseo delle Cucine Rurali dell’Alta Irpinia.
Tra i presenti Valeria Ciarambino, Vicepresidente del Consiglio Regionale e prima firmataria della
proposta di legge per gli ecomusei, Felice Casucci, Assessore alla Semplificazione amministrativa e al
Turismo della Regione Campania, Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania.
«Ho voluto fortemente questa legge e la bellissima iniziativa di oggi, che ha coinvolto i primi quattro
ecomusei riconosciuti dalla Regione Campania, rappresentativi di province e realtà diverse, sia urbane che rurali, mi ha confermato che siamo sulla strada giusta per creare nella nostra terra un’offerta turistica più diffusa e sostenibile. Non solo. Gli ecomusei, rappresentando un modello innovativo di gestione del
patrimonio culturale che coinvolge attivamente le comunità, contribuiscono a rafforzare l’identità locale e il legame col territorio di appartenenza, con la propria storia, innescando un meccanismo virtuoso di
partecipazione in cui i cittadini diventano custodi e promotori della loro terra», ha detto Valeria
Ciarambino.
IL RICONOSCIMENTO REGIONALE – La Regione Campania ha stabilito di riconoscere e promuovere gli
ecomusei sul proprio territorio al fine di contribuire allo sviluppo sociale e culturale delle comunità locali. I
quattro Ecomusei, tutti diversissimi tra loro per località e composizione, hanno un patrimonio materiale e
immateriale straordinario. Attraverso anni di processi creativi e aggregativi portati avanti dalle comunità
locali, sono nati gli Ecomusei per preservare e raccontare al meglio le peculiarità di ogni territorio. I
visitatori hanno la possibilità di immergersi nei percorsi, urbani o naturali, ascoltare storie e racconti,
conoscere le tradizioni e i sapori attraverso visite guidate che diventano esperienze ogni volta diverse ma
sempre emozionanti. Ogni ecomuseo è sempre in evoluzione: un fitto programma di attività proposte a
persone di ogni fascia d’età, workshop ed eventi, residenze e laboratori, arricchiscono di mese in mese
l’offerta degli ecomusei che in questo modo diventano concretamente patrimonio della collettività. Gli
ecomusei nascono con l’intento di conservare, valorizzare, tutelare e far conoscere il patrimonio culturale, ambientale, naturalistico, storico e artistico delle diverse realtà grazie al coinvolgimento della comunità.
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