Cani uccisi da polpette avvelenate, scatta l’allarme. Balbi: «Sostanza pericolosissima»

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Cani uccisi da polpette avvelenate, scatta l’allarme. Balbi: «Sostanza pericolosissima»

E’ allarme polpette avvelenate nel basso Cilento. L’sos arriva da Sapri, dove negli ultimi giorni si sono registrati diversi casi di cani intossicati da metaldeide, il veleno per lumache. Tre cani sono arrivati nell’ambulatorio veterinario associato di Roccagloriosa, tra il 9 e il 10 di giugno, in stato di completa incoscienza, con sintomatologie simili ad attacchi epilettici, spasmi e movimenti incontrollati, riconducibili al veleno per lumache: diagnosi confermata anche dagli esami ematochimici. Fortunatamente i cani in questione, nonostante le gravi condizioni in cui versavano, sono riusciti a riprendersi, ma questo potente pesticida una volta ingerito può causare anche la morte dell’animale, dopo una lunga e tremenda agonia. L’ esca, preparata in genere con carne per rendere più appetibile il veleno, di solito viene abbandonata dove è frequente il passaggio di cani o gatti randagi, che spinti dalla fame ingeriscono il boccone letale. In pericolo non sono soltanto i poveri animali senza proprietari, ma anche quelli domestici, che in un momento di distrazione del padrone potrebbero ingerire il cibo tossico. Per non parlare del probabile rischio per i bambini, che per gioco o curiosità potrebbero entrare in contatto con il potente veleno.

«Questi episodi sono oramai sempre più frequenti – ha spiegato Giuseppe Balbi, veterinario dell’ambulatorio – mi chiedo come mai questo tipo di  veleno, altamente pericoloso, sia alla portata di tutti. Credo che sostanza tossica del genere dovrebbero richiedere misure di vendita adeguate alla pericolosità. Sarebbe opportuno da parte dei Comuni, dell’Asl e delle forze dell’ordine porre maggiore controllo e sensibilizzazione riguardo a questo pericoloso fenomeno». Poi il veterinario suggerisce una serie di consigli da seguire in caso di cibo sospetto per strada: «Segnalatelo immediatamente e non rimuovetelo mai a mani nude, ma con guanti. Se temete che il vostro cane o gatto abbia ingerito del veleno, o se trovate un animale randagio che presenta i sintomi sopracitati, chiamate immediatamente il vostro veterinario di fiducia, il quale potrà consigliare come effettuare un primo intervento. In seguito, naturalmente, portate l’animale dal veterinario e segnalate l’episodio alle autorità competenti: Comuni, Asl, Polizia Provinciale, che adotteranno i provvedimenti del caso». Le sanzioni previste per chi compie questi gesri sono punite con multe e provvedimenti pesantissimi. La legge 544 del codice penale prevede, tra l’altro, che chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3mila a 15mila euro. 

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