Canta brani contro polizia e pentiti: sindaco chiede di annullare il concerto

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Canta brani contro polizia e pentiti: sindaco chiede di annullare il concerto

Ancora una volta, un cantante neomelodico dalle liriche controverse si prepara a esibirsi nella Piana del Sele, suscitando polemiche e preoccupazioni. Dopo il caso di Niko Pandetta, che ha visto sindaci e forze dell’ordine intervenire per bloccare i suoi spettacoli, è ora il turno di Daniele De Martino. Il cantante siciliano, noto per i testi che celebrano i detenuti al regime del 41 bis e che criticano le forze dell’ordine e i pentiti di mafia, è atteso questa sera in un bar di Santa Cecilia.

De Martino, popolare tra gli adolescenti e poco noto alla popolazione over 30, è da tempo nel mirino delle autorità locali in diverse città italiane. I suoi testi, spesso al centro di polemiche per il loro contenuto controverso, hanno portato al blocco di suoi concerti sia in Sicilia che in Abruzzo, con i sindaci e le questure locali schierati contro il messaggio di odio e difesa della criminalità organizzata veicolato dalle sue canzoni.

A Eboli, l’amministrazione comunale ha reagito prontamente alla notizia dell’evento. Lo staff del sindaco Mario Conte ha confermato che mercoledì mattina è stata inviata una segnalazione alla Questura di Salerno per informare le autorità della presenza del cantante e della natura dei suoi testi. Tuttavia, i manifesti del concerto sono apparsi in città già da venti giorni, e solo recentemente si è compresa la portata dell’evento e il contenuto delle canzoni che De Martino intende proporre sul palco. “Inizialmente era stata considerata una semplice iniziativa privata di un bar locale”, ha dichiarato un portavoce del Comune, “ma la situazione è apparsa più seria dopo aver letto articoli e segnalazioni online”.

Il caso di De Martino ricorda da vicino quello di Pandetta, il cui concerto fu bloccato da Massimo Cariello, allora sindaco di Eboli, e da Roberto Monaco, sindaco di Campagna. Anche in quell’occasione, l’intervento della Questura di Salerno fu determinante per impedire un’esibizione ritenuta inaccettabile. A poche ore dal concerto previsto a Santa Cecilia, la comunità di Eboli attende con ansia una risposta dalle autorità, nella speranza che le istituzioni possano prendere una decisione per contrastare quello che in molti considerano un messaggio negativo per le nuove generazioni.

L’attenzione è ora rivolta alla Questura di Salerno, chiamata a rispondere alla segnalazione del sindaco, nella speranza che anche questa volta la voce della società civile riesca a fermare un evento ritenuto divisivo e in contrasto con i valori di legalità e rispetto per le forze dell’ordine.

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