Caos e disservizi al Maria Santissima Addolorata: un ospedale nel caos totale
| di RedazioneUna scena da incubo quella che si è verificata ieri presso l’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli. Reparti in fase di trasloco, sale operatorie chiuse, visite e interventi rinviati, esami ambulatoriali sospesi. Il tutto ha scatenato una vera e propria rivolta tra pazienti, personale medico e amministrativo, trasformando la struttura sanitaria in un teatro di proteste, tensioni e confusione.
La giornata del caos
L’inizio della giornata ha visto i primi segnali di disordine già dalle otto del mattino. Pazienti provenienti da diverse località, come Boscotrecase (Napoli), si sono trovati di fronte a sale operatorie inaccessibili e a reparti in piena fase di trasloco. “Non è possibile venire fin qui e scoprire che tutto è bloccato. Bastava una telefonata per avvisarci,” ha protestato una paziente, esasperata per il viaggio inutile.
Oculistica e Ortopedia, i reparti al centro del caos, sono stati letteralmente smontati e ricollocati. Scrivanie, sedie, macchinari e perfino gli addobbi natalizi sono stati trasportati da una parte all’altra della struttura, con il personale delle pulizie improvvisato in ruolo di traslocatori. Questo disordine ha mandato in tilt non solo l’organizzazione, ma anche il morale del personale medico. “Non avevamo nemmeno stanze dove cambiarci, mentre i pazienti continuavano a chiederci interventi e visite,” ha raccontato un oculista visibilmente esasperato.
Proteste e tensioni
Il clima di tensione ha raggiunto il culmine con una rissa verbale tra due medici che si contendevano la nuova assegnazione delle stanze. A cercare di riportare la calma sono intervenuti quattro carabinieri e alcuni vigilantes, impegnati a gestire le proteste dei pazienti nei corridoi. Anche l’ufficio ticket ha vissuto una giornata surreale, con i dipendenti incapaci di fornire date certe per le prenotazioni.
Vito Sparano, rappresentante della UIL, ha commentato: “L’intera operazione di trasferimento andava pianificata meglio. Questa è stata una dimostrazione di cattiva gestione che ha penalizzato tutti: pazienti, medici e personale.”
Problemi strutturali e speranze future
Le difficoltà logistiche non sono state l’unico problema. Le sale operatorie, inaugurate lo scorso novembre con grande entusiasmo, sono state più volte chiuse per guasti strutturali. L’ultima chiusura è stata causata dalle forti piogge che hanno messo fuori uso il sistema di riscaldamento. Il dottor Fernando Chiumiento, responsabile della manutenzione, è riuscito a intervenire rapidamente per tamponare la situazione, assicurando che le sale operatorie saranno presto di nuovo operative.
“È incredibile che un’opera così recente presenti già problemi di questa portata,” ha commentato un dipendente dell’amministrazione ASL. In mezzo a tutto questo disordine, qualcuno ha cercato di sdrammatizzare: “Almeno si è liberato un posto auto nel parcheggio riservato ai dirigenti!”, ha ironizzato un impiegato.
Conclusioni
La giornata di ieri ha mostrato tutte le fragilità di una gestione ospedaliera impreparata ad affrontare operazioni di questa complessità. Tuttavia, con le promesse di un rapido ritorno alla normalità, resta la speranza che il Maria Santissima Addolorata possa presto recuperare la sua efficienza e tornare a garantire servizi adeguati ai cittadini. Per il momento, però, il caos regna sovrano.
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