Capaccio Paestum, i consiglieri in blocco pronti a consegnare le dimissioni come Franco Alfieri
| di Redazione
La vicenda politica di Capaccio Paestum, nel Salernitano, giunge a un epilogo inaspettato dopo appena otto mesi di governo. Domani pomeriggio, davanti al notaio Antonio Paolino, i 15 consiglieri di maggioranza presenteranno le loro dimissioni collettive, segnando così lo scioglimento ufficiale del Consiglio comunale. L’evento, che segna la fine di un’esperienza amministrativa durata poco più di un anno, aprirà la strada all’arrivo del commissario prefettizio, incaricato di gestire l’ente fino alle prossime elezioni, previste tra fine maggio e inizio giugno 2025.
A sottoscrivere l’atto saranno i membri della giunta, tra cui il presidente del Consiglio comunale Angelo Quaglia e altri importanti esponenti come Igor Ciliberti, Antonio Scariati, Pasquale Accarino, Angelo Merola, Giovanni Cirone, Ulderico Paolino, Gianmarco Scariati, Maria Rosa Giuliano, Luca Sabatella, Serena Landi, Annalisa Gallo, Adele Renna, Domenico Di Riso e Rossella Anna Tedesco. Dopo aver approvato il Piano di Riequilibrio finanziario e inviato il documento alla Corte dei Conti per la valutazione, l’Amministrazione Alfieri arriva così al suo termine, in un contesto segnato dalle difficoltà che ne hanno compromesso il mandato.
Il secondo mandato di Franco Alfieri, sindaco riconfermato con un trionfo elettorale il 10 giugno 2024 (87,35% dei voti), ha subito una svolta netta il 4 ottobre scorso, con l’avvio dell’inchiesta della Procura di Salerno sui presunti appalti pilotati. La vicenda ha portato all’arresto di Alfieri, prima in carcere e poi agli arresti domiciliari, dove ancora si trova, e ha determinato un turbinio di eventi che ha fatto vacillare le basi del suo governo. Nonostante la sospensione da parte del prefetto, Alfieri non aveva lasciato formalmente le sue cariche fino alla decisione della Cassazione del 14 febbraio, che ha rigettato la richiesta di revoca delle misure cautelari.
La vicenda si è infine concretizzata con le dimissioni dell’ex sindaco, presentate formalmente lunedì. Sebbene non siano state autentificate nella forma, le dimissioni rimangono valide e irrevocabili, e l’iter legislativo imponeva la necessità di un passo ulteriore da parte della maggioranza: le dimissioni collettive o la sfiducia da parte di almeno nove consiglieri. Il termine per questa procedura è fissato per la mezzanotte del 22 febbraio, data che segna la fine dell’Amministrazione Alfieri.
Con il Consiglio comunale sciolto, Capaccio Paestum entra ora in una fase di incertezza politica. La città, famosa per i suoi Templi, si prepara ad affrontare una nuova campagna elettorale, in uno scenario che resta tutto da delineare. Il futuro della città sarà ora nelle mani del commissario prefettizio, ma la politica locale si avvia verso un nuovo capitolo.
©Riproduzione riservata