Capaccio piange Pietro: l’ultimo saluto al ragazzo dal cuore grande

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Capaccio piange Pietro: l’ultimo saluto al ragazzo dal cuore grande

Oggi è il giorno del dolore, quello che nessuno avrebbe mai voluto vivere. Oggi Capaccio Capoluogo si ferma per accompagnare, tra le lacrime e il silenzio, Pietro Spizzico, il ragazzo di 15 anni tragicamente scomparso.

Alle ore 10:30, la salma ha fatto il suo ingresso nella chiesa di San Pietro Apostolo, accolta da una folla commossa. Centinaia di persone si sono strette attorno alla famiglia: la mamma Ilenia, il papà Maurizio, le sorelle Luce e Donatella, il fratello Alessandro, i nonni, gli zii, i cugini, gli amici. Tutti lì, con gli occhi lucidi, a rendere omaggio a un ragazzo che in così pochi anni ha lasciato un segno profondo.

La chiesa non è riuscita a contenere la commozione: giovani e adulti, compagni di scuola, insegnanti, vicini di casa, hanno voluto esserci per stringersi in un grande abbraccio collettivo. La funzione religiosa, celebrata con profonda partecipazione, è stata un momento intenso di preghiera e raccoglimento.

Le parole pronunciate durante l’omelia hanno cercato di dare un senso a ciò che un senso non ha: la perdita di un figlio, di un fratello, di un amico. Il dolore è ancora troppo forte per essere raccontato, ma oggi Capaccio ha mostrato il volto più bello della sua umanità: quello della solidarietà, della vicinanza e del rispetto.

Pietro è volato via troppo presto, ma ha lasciato un’eredità di amore. I genitori hanno compiuto un gesto di immenso coraggio e generosità autorizzando la donazione degli organi, perché – come hanno fatto sapere – “Pietro era generoso in vita, e continuerà ad esserlo anche adesso, attraverso altri ragazzi che potranno vivere grazie a lui”.

Il volo di Pietro spezza il cuore di un’intera comunità. Ma il suo nome, il suo sorriso e la sua bontà non saranno mai dimenticati.

Oggi non è solo il giorno dell’addio.

Oggi è il giorno in cui Capaccio si unisce nel nome dell’amore, del dolore e della memoria.

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