L’amministrazione comunale replica ai tecnici del LI.P.A.
| di Federico Martinoriceviamo e pubblichiamo
L’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, attraverso il suo portavoce, consigliere Carmine Caramante, in merito alle recenti contestazioni diffuse a mezzo stampa dai tecnici dell’Associazione Li.P.A. (Liberi Professionisti Associati), replica: “Siamo molto dispiaciuti dalla lettura di documenti attraverso i quali si vuole perseguire il tentativo di screditare l’attività amministrativa, adducendo motivazioni basate su interpretazioni fallaci di atti, progetti e procedure. Riguardo le polemiche relative alla realizzazione d’interventi con procedure di project financing, la posizione dei tecnici ci lascia sbigottiti. Evidentemente, costoro non hanno ancora ben compreso le potenzialità di queste nuove procedure, che stanno consentendo in alcune realtà, ad esempio al comune di Salerno, di rivoluzionare l’assetto urbanistico e dei servizi in un momento di grande difficoltà finanziaria per tutti gli enti pubblici. Finalmente, dopo tanto tempo, anche un’Amministrazione civica capaccese ha avuto la lungimiranza di affidarsi a questo tipo di opportunità, servendosi di consulenti specifici. Il superficiale barcamenarsi sui numeri relativi al confronto tra investimenti di opere pubbliche rapportate alle opere private è assolutamente fuori luogo. L’art. 153 del Codice dei contratti, ovvero la normativa relativa al project financing, non lascia il campo a speculazioni di qualsiasi tipo, bensì è atto a tutelare la parte pubblica e a consentire contemporaneamente ai privati di intervenire con la possibilità di un equo ristoro rispetto all’investimento totale. Così sta avvenendo sia per la procedura che riguarda il Capoluogo sia per quella inerente il Polo Culturale a Capaccio Scalo. La stessa Associazione ha anche prodotto un documento relativo alla procedura scaturita dal Concorso d’Idee per Paestum, che prevede un progetto di riqualificazione per l’area di Torre di Mare. Registriamo che, in maniera assai discutibile e a dir poco inopportuna, l’Associazione ha ‘invitato’ i soggetti convocati alla Conferenza dei servizi preliminare, del 29 ottobre prossimo, a non partecipare alla stessa. I motivi di questa contrapposizione ad un progetto che ha suscitato, a livello accademico e su giornali specialistici, grande interesse, e che finalmente rappresenta la prima iniziativa seria con la quale un’Amministrazione comunale ha deciso di riqualificare dal degrado un’area tra le più preziose del nostro territorio, ci lasciano ancor più esterrefatti. Si fa riferimento addirittura a procedure svolte in maniera frettolosa e si insinuano dubbi sulla legittimità degli esiti concorsuali, tutte cose che rispediamo ai mittenti in maniera netta e decisa. Questo Concorso d’Idee è un fiore all’occhiello della recente attività amministrativa, sulla base del quale andremo avanti per dare alla contrada Torre di Mare un nuovo riassetto, un’occasione di sviluppo sostenibile, di recupero dei tratti caratteristici, di eliminazione di quanto ne ha deturpato il patrimonio ed intaccato la vivibilità. Il progetto vincitore prevede un recupero dell’attuale stato dei luoghi attraverso ricostruzioni dei volumi esistenti con materiali compatibili, la ricucitura del tessuto connettivo tra la fascia pinetata e l’abitato storico e nuove strutture di tipo commerciale per la nascita di un’economia basata sulle tipicità”.
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