Sequestrati 228 biglietti “gratta e vinci” non grattati ma vincenti
| di Federico MartinoDurante un indagine contro i giochi illegali, la guardia di Finanza di Agropoli, coordinata dal comando Provinciale di Salerno,hanno individuato un
esercizio pubblico che vendeva “Gratta e vinci” molto particolari.
Ad essere particolare in verità non era il tipo di gioco o la modalità dello stesso. Si tratta infatti dei più comuni Gratta e Vinci es. “Miliardario”, “Mega Miliardario” “Maxi Miliardario”, “Vivere alla grande” “Turista per sempre” ecc. con costi che oscillano dai 5 ai 20 euro a biglietto. Il titolare dell’esercizio “grattava”, nel punto giusto, pochissimi millimetri del biglietto, e con occhio allenato ed attento era in grado di appurare se il biglietto fosse del tipo vincente o no.
Addirittura i militari hanno rinvenuto, a seguito della perquisizione, blocchetti di biglietti spillati in serie, apparentemente integri, ma grattati solo in un piccolo punto dove si intravedeva il codice identificativo della vincita e su scritto a penna numeri tipo 5, 10, 15, 20 ed in alcuni casi, scritti in bella evidenza € 50 ed € 100 corrispondenti alla vincita.
I biglietti ovviamente non erano esposti al pubblico ma custoditi dal gestore nel proprio bancone, pronti per poi essere riscossi da lui stesso. I biglietti “saggiati” e non vincenti, invece, venivano ricolorati nella parte grattata e poi riesposti al pubblico per la vendita. Sono stati ritrovati infatti nel cestino della tabaccheria diversi biglietti grattati e giocati dai clienti dell’esercizio, con presenti gli stessi segni di alterazione.
Ovviamente, alla luce della vigente normativa, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di 228 biglietti “gratta e vinci” di varie tipologia hanno inoltre sequestrato 8 pennarelli di vario colore (tra cui dorato, giallo, verde, rosso, ecc), di 2 taglierini e di una potente lente di ingrandimento.In seguito c’è stata da parte dei militari una denuncia all’A.G. competente per violazione dell’art. 453 e successivi del Codice Penale, hanno segnalato l’accaduto l’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per quanto di competenza. Tuttora sono in corsi indagini per verificare la posizione del gestore verso l’Amministrazione finanziaria dello Stato.
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