Caprioli, tragedia dopo discoteca: «Amico avrebbe cambiato versione dei fatti». Rafael non è morto sul colpo
| di RedazioneAd oggi non risulta nessun nome iscritto nel registro degli indagati per la morte di Rafael Stifano, il venticinquenne di Pellare, frazione di Moio della Civitella, deceduto in seguito ad un drammatico incidente all’alba del lunedì dell’Angelo all’esterno della discoteca ‘La Grotta Summer Club’ di Caprioli, a Pisciotta.
Nuovi elementi
Ma c’è un particolare che infittisce la vicenda e la macchia di giallo: la versione fornita da uno degli amici che erano in compagnia di Rafael, è diversa dalle versioni degli altri amici. Infatti il ragazzo, che è uscito dal locale insieme alla fidanzata e al 25enne, è stato richiamato dalla Procura e dai carabinieri. Sarebbero gli unici che avrebbero potuto vedere o sentire qualcosa. Il resto della comitiva era già in macchina quando Rafael è caduto giù. Perchè la versione dei fatti di questo ragazzo sarebbe diversa da quella fornita degli amici? Sicuramente il racconto potrebbe non avere tutti i punti in comune con quanto depositato dagli amici anche a causa dello shock subito. Ma nelle prossime ore gli inquirenti dovranno capire le motivazioni precise.
La dinamica
Le indagini proseguono. L’autopsia non ha lasciato spazio a dubbi: il 25enne italo-venezuelano è morto a causa di trauma cranico devastante. Si è scoperto anche come si sono svolti gli eventi nella fase finale della vita del giovane: poco dopo aver lasciato la discoteca, si sarebbe avvicinato al ciglio della strada provinciale che costeggia l’ingresso principale del locale. Non è chiaro se per fare pipì o altro. All’improvviso è scivolato, finendo in un canale, dentro una vasca di scolo, dopo un volo di due metri e settanta circa. Rafael non è morto immediatamente, come ha confermato l’autopsia. Il giovane si sarebbe rialzato e avrebbe tentato di risalire dal canale dove era finito, aggrappandosi ad un cordolo in cemento ai margini della carreggiata, che però non ha retto al suo peso. Rafael è poi caduto nuovamente nel canale, trascinandosi con sé una serie di massi, che sono stati ritrovati successivamente dai carabinieri sul suo corpo senza vita. La seconda caduta è risultata fatale. Sulle mani del 25enne sono stati rinvenuti graffi, probabilmente riconducibili al tentativo di risalita del giovane.
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