Carfagna e Pica presentano interrogazioni: «Riaprire gli ospedali di Agropoli e Castiglione di Ravello»
| di Andrea PassaroDue interrogazioni per riaprire gli ospedali di Agropoli e Castiglione di Ravello, in Costiera Amalfitana, in vista del nuovo Piano ospedaliero in preparazione da parte della Regione Campania. Una, parlamentare, è stata depositata dall’onorevole Mara Carfagna; l’altra, indirizzata al Governatore Caldoro da parte del consigliere regionale Pd, Donato Pica.
L’interrogazione dell’onorevole Mara Carfagna. «Riaprire l’ospedale di Agropoli e garantire alla Costiera Amalfitana il diritto alla salute con la salvaguardia di un presidio ospedaliero non solo rappresentano prerogativa inderogabile a tutela della salute dei cittadini, ma garanzia di un livello economico ed occupazionale non sottovalutabile in aree di interesse turistico internazionale». E’ quanto si legge nel testo di un’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Mara Carfagna, portavoce del Gruppo alla Camera e coordinatrice provinciale di Forza Italia. Il deputato salernitano scrive che «la Regione Campania ha ottenuto un progressivo rientro dal deficit sanitario, azzerato totalmente nel 2013, grazie ad un’attenta gestione della spesa anche negli altri settori, pressoché dimezzata, e ha mantenuto ferma la sola aliquota Irpef dello 0,50%, senza avvalersi della possibilità di incrementarla per compensare i tagli dei trasferimenti statali. Con la pianificazione attuativa dell’Asl di Salerno l’ospedale di Agropoli avrebbe dovuto confluire, al pari dei presidi di Oliveto Citra, Roccadaspide, Eboli e Battipaglia, nell’ospedale unico della Valle del Sele, modificando, in tal modo, la precedente destinazione della struttura sanitaria di Agropoli (…), riferimento assistenziale per una popolazione complessiva di circa 80 mila abitanti distribuiti su un bacino territoriale comprendente 19 comuni. In tale ambito ha rappresentato l’unico presidio ospedaliero in grado di garantire prestazioni in emergenza-urgenza lungo una fascia costiera di circa 150 km. Con la disattivazione del presidio ospedaliero di Agropoli deputato al trattamento, per il tramite del Pronto Soccorso, delle situazioni cliniche in emergenza-urgenza, si sono dilatati i tempi di percorrenza intercorrenti dai comuni ricompresi nel citato ambito territoriale di riferimento agli altri ospedali dotati di pronto soccorso».
L’interrogazione del consigliere regionale Pica. «Fermo restando il ruolo fondamentale dei presidi di Nocera Inferiore e Sarno – scrive Pica nel testo dell’interrogazione – in provincia di Salerno la priorità è costituita dal rafforzamento della rete dell’emergenza, ripristinando la originaria funzione dell’ospedale di Scafati, prevedendo la riapertura dell’ospedale di Agropoli e potenziando l’offerta sanitaria in Costiera Amalfitana. Più in generale – prosegue – va salvaguardata e potenziata la peculiarità geografica di alcune strutture periferiche o comunque baricentriche, come Eboli – Battipaglia, Vallo della Lucania, Polla, Sapri ed Oliveto Citra. I criteri della economicità e della qualità dei servizi, – conclude Pica – oltre alla riduzione di una consistente mobilità passiva da parte dell’utenza regionale, potrebbero essere conseguiti anche attraverso la riconversione di alcuni presidi dismessi o poco utilizzati per la creazione di unità di eccellenza quali il modello dell’ospedale di comunità, la riabilitazione specialistica, centri per l’alzheimer ed i disturbi alimentari, oncologia, etc., mediante protocolli di intesa con gli ordini professionali o l’Inail sulla scorta dell’apposita convenzione recentemente recepita dalla Regione Campania».
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