Carlo Ippolito torna con ‘Saccargia’, un’avventura tra Templari e misteri medievali

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Carlo Ippolito torna con ‘Saccargia’, un’avventura tra Templari e misteri medievali

Carlo Ippolito ci aveva colpito qualche anno addietro con il suo romanzo “Il Pacificatore”, spaccato della tragica storia dell’emigrazione meridionale negli USA in cui l’autore inseriva quella del nonno materno e delle sue avventure di migrante nell’America dei primi decenni del 1900. In questi giorni abbiamo potuto leggere un altro suo libro con trama del tutto diversa e originale ma di uguale pathos narrativo; ci riferiamo al romanzo a sfondo storico “Saccargia”.

E’ un’opera di 440 pagine in cui, attraverso flashback tra i giorni nostri e gli anni a cavallo del 1200, in piena età medievale, si dipana la storia di un ritrovamento archeologico che riporta alla luce vestigia del viaggio avventuroso di un gruppo di monaci templari avvenuto alla fine del 1100 d.C.. Quei templari avevano il compito di trasportare cimeli e ricchezze dalla Terra Santa e metterli al sicuro nei monasteri dell’Europa del tempo. Le molte traversie della spedizione, gli attraversamenti di mari e territori insidiosi, gli eventi che non seguono tracciati e mete prestabiliti, definiscono una conclusione inaspettata del viaggio templare, che verrà rivelata ai giorni nostri dal ritrovamento archeologico in terra di Sardegna, presso la basilica di Saccargia e il monastero camaldolese adiacente. Tale evento darà luogo a lotte cruente e senza quartiere per il possesso sia di quelle ricchezze che di documenti di estrema importanza per la vita stessa della Chiesa.

Carlo Ippolito è un ingegnere informatico e risiede ad Agropoli. Nella sua carriera di dirigente di Software Houses ha vissuto tra le città di Milano e Roma, per poi ritornare alle proprie mai dimenticate origini campane. Giramondo per vocazione e lavoro, tra le sue molte passioni la scrittura ricopre un ruolo primario. 

Il romanzo “Saccargia” è disponibile per l’acquisto presso l’edicola della Stazione Ferroviaria di Agropoli.  

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