Carmelo Abbate racconta la storia di Biagina Grippo e di suo figlio Francesco

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Carmelo Abbate racconta la storia di Biagina Grippo e di suo figlio Francesco

Foto Repubblica.it

La storia di dolore e forza di Biagina Grippo e di suo figlio Francesco è arrivata sulle pagine dei quotidiani più importanti, nei salotti televisivi più visti. Anche Carmelo Abbate, noto giornalista e autore, ha raccontato il caso della giornalista di Santa Marina, direttore di Trekking Tv, e madre di Francesco, Biagina Grippo, che lo scorso giugno ha coronato un sogno e raggiunto un traguardo: laurearsi per il bene di suo figlio.

La storia A 49 anni la giornalista ha deciso di tornare sui libri iscrivendosi all’università per provare a comprendere di più la malattia di Francesco, che soffre della sindrome di Asperger. Lo ha fatto frequentando la facoltà di Scienze dell’educazione e della formazione dove lo scorso giugno si è laureata con il massimo dei voti e l’abbraccio di suo figlio.

Abbate nel suo format racconta storie quotidiane in cui, sul modello dei documentari americani, scava nelle storie per tirare fuori i sentimenti e la vita vera, superando la cronaca della superficie. Incontra vittime di eclatanti errori giudiziari, o di eccesso di zelo ma anche storie di dolore, amore e forza come quella di Biagina, che ha scoperto della sindrome del figlio quando Francesco aveva 11 anni, sebbene il pediatra e i medici che lo tenevano in cura non si fossero mai accorti di nulla. Così, per saperne di più ed aiutarlo, ma anche dare il suo contributo agli altri, ha deciso di studiare. Attualmente frequenta la specialistica in “Psicologia del lavoro”.

Abbate la racconta così Lei è Biagina. Vive in Campania. È sposata, ha un figlio. È il 2003. Nasce Francesco, il secondogenito. Francesco è iperattivo, non dorme, fa fatica a leggere e scrivere. Mangia solo alcuni cibi, rifiuta il contatto fisico. Biagina è preoccupata, ma i medici dicono che è una mamma troppo protettiva. Francesco è solo viziato. Passano gli anni. Le stranezze di suo figlio si acuiscono. Ha difficoltà a guardare le persone negli occhi. Fatica a stare con gli altri bambini. Biagina continua a fare domande, ma la risposta è sempre la stessa. È troppo apprensiva. Francesco ha 9 anni. Biagina non si rassegna. Trova un esperto. Convince il marito a portare il figlio. Fanno un test. Signora, lei è troppo ansiosa. Biagina è sconvolta. Prova a spiegarsi, ma non la ascoltano. Deve fidarsi. Quell’uomo è un luminare. Passa qualche mese. Francesco ha una crisi epilettica. Lo ricoverano. Pensano di riempirlo di farmaci. Fermi tutti. Biagina si rivolge a un neuropsichiatria infantile. Francesco ha la sindrome di Asperger. Devono mettersi sotto con le terapie, hanno perso troppo tempo. Biagina piange. Si sente uno schifo. Se solo l’avessero ascoltata. Se l’avesse capito subito. Che ne sarà di mio figlio quando io non ci sarò più? Questo pensiero la terrorizza. Va dalla psicologa. Lavora su se stessa. Deve essere forte. Ma non basta. Riprende in mano i libri. Si iscrive all’università. Studia scienze dell’educazione e della formazione. Per essere in grado di aiutare suo figlio, e per fare in modo che i medici le parlino come a una pari, e non la liquidino come una mamma apprensiva. Biagina studia ogni giorno, partecipa a convegni, incontra dottori e specialisti. Parla con altre famiglie. È il 12 giugno del 2019. Si laurea. Dedica la tesi a suo figlio. Non si ferma. Si iscrive alla specialistica. Psicologia del lavoro. Una mamma deve guardare al futuro. Francesco un giorno dovrà lavorare. Lei vuole essere pronta. Biagina Grippo combatterà con lui, sarà sempre al suo fianco.

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