Carmine Luzzi, il cilentano della Marina Militare in giro del mondo a bordo dell’Amerigo Vespucci
| di Marianna ValloneNei quattro angoli del pianeta arriverà a vele spiegate l’Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo. A bordo Carmine Luzzi, originario di Santa Marina, sottocapo scelto della Marina Militare che fa parte dell’equipaggio della nave di addestramento della Marina italiana e porterà con se un po’ di Cilento nel mondo, durante il viaggio iniziato lo scorso 1° luglio dal porto di Genova. Un’avventura che durerà venti mesi e si concluderà a febbraio 2025, con il rientro alla base della Spezia, dopo aver percorso circa 40.000 miglia marittime. Si tratta del secondo giro del mondo nella storia del veliero, dopo quello compiuto tra il 2002 e il 2003.
Dal 2005 il sottocapo scelto della Marina Militare vive in Piemonte, in provincia di Asti, «dove mi ci sono trasferito per amore, – ha raccontato – sono sposato e ho due splendide bambine». Dopo essersi arruolato Luzzi si è specializzato in Tecnico di Macchine e ha fatto vari imbarchi su navi da guerra; dal 2017 è sulla nave Amerigo Vespucci.
«Siamo partiti da Genova per intraprendere questa bellissima attività del giro del mondo, recuperiamo il viaggio inizialmente previsto nel 2020 e rinviato a causa della pandemia. Sono previste 31 soste in 28 Paesi, toccando cinque continenti, dove porteremo il Made in Italy e io porterò un pezzettino di Cilento nel mondo», spiega Carmine, che torna nella sua terra d’origine, Santa Marina e il Golfo di Policastro, ogni volta che può.
A bordo della nave più bella del mondo vivrà emozioni indescrivibili. Dopo la traversata atlantica e la discesa lungo le coste del Brasile e Uruguay, la nave effettuerà una sosta tecnica a Buenos Aires. Poi, per la prima volta nella sua storia, doppierà la punta meridionale del continente americano attraverso lo Stretto di Magellano oppure Capo Horn, per accedere in Oceano Pacifico e proseguire la sua rotta verso Acapulco, Los Angeles, Tokyo, Manila, Darwin, Singapore, Mumbai, Abu Dhabi, il Canale di Suez, Cipro e fare ritorno alla base della Spezia nel febbraio 2025.
«É un onore per me far parte di questo equipaggio, era uno dei miei sogni imbarcarmi su questo veliero che tutti ci invidiano e con perseveranza e determinazione ci sono riuscito», ha concluso il sottocapo.
Tra le missioni del veliero, oltre alla tradizionale formazione degli allievi della Marina, portare in giro per il mondo la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e raccogliere dati preziosi per le ricerche dell’Università di Genova e dell’Istituto idrografico della Marina.
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