Casal Velino, cittadina lamenta disagi. Sindaco replica: «Completo travisamento dei fatti»

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Casal Velino, cittadina lamenta disagi. Sindaco replica: «Completo travisamento dei fatti»

Silvia Pisapia, sindaco di Casal Velino, non ci sta alle denunce di una cittadina e replica con una lettera all’articolo pubblicato venerdì. La donna, con una lettera prima inviata al Comune e poi alla stampa, aveva sottolineato «alcune criticità dell’amministrazione di un piccolo Comune qual è quello di Casalvelino dove all’altissima tassazione locale applicata dovrebbero corrispondere servizi di eccellenza e invece», passando al vaglio «la pista ciclabile, l’illuminazione assente in via Dominella e i giardini pubblici abbandonati». Immediata la replica del primo cittadino, Silvia Pisapia, che con una nota ha spiegato che invece si tratta di «un completo travisamento dei fatti». La pubblichiamo integralmente 

 

Con la presente si intende replicare a quanto pubblicato in data odierna a seguito di segnalazione da parte di una “cittadina” che ha ritenuto di interessare la stampa circa presunte problematiche presenti nell’ambito del territorio comunale.  

Va precisato che quanto asserito dalla signora in questione, pedissequamente pubblicato da codesta testata, senza procedere ai dovuti e necessari approfondimenti del caso, è frutto di un equivoco ed un completo travisamento dei fatti.  

 1.       Nella fattispecie, si parla di quello che è un percorso pedonale (e non una pista ciclabile, come erroneamente sostenuto), presente alla Località Dominella della Frazione Marina di Casal Velino, iniziata nei mesi scorsi ed ancora in corso di esecuzione,  come comprova l’assenza di pavimentazione. Si tratta di un lavoro non ancora completato e consegnato dall’impresa esecutrice dei lavori. I solchi che si sono creati sulla massicciata sono stati causati dal mal tempo e dalle piogge copiose ed improvvise che ci sono state nei giorni scorsi. Tali solchi sono stati prontamente (già prima della segnalazione da parte della signora) sistemati. Si tiene a precisare che il percorso pedonale in questione è stato aperto al pubblico transito in via provvisoria e durante il periodo estivo perché percorribile dai pedoni, concittadini, turisti e visitatori presenti alla Località Dominella.  

 2.      Il fenomeno franoso di cui la signora parla interessa un tratto di costa dichiarato inagibile, con divieto di balneazione, da parte della Capitaneria di Porto. Questo sulla base di indagini effettuate dall’Autorità di Bacino, che sta monitorando il fenomeno ed a cui compete la redazione di idoneo progetto ai fini della soluzione della problematica, di per sé così complessa da richiedere, non solo cospicui fondi, ma anche l’intervento di vari Enti e/o Autorità. Si tratta, dunque, di una competenza non riconducibile direttamente al Comune di Casal Velino. In ogni caso, la scrivente, a tutela della pubblica e privata incolumità, ha emesso Ordinanza ai sensi degli artt.50 e 54 T.U.E.L., rispetto al tratto di costa in questione.

3.      A differenza di quanto sostenuto, arbitrariamente e strumentalmente dalla signora, non si tratta di un lavoro eseguito a mezzo di fondi europei, né sono stati assegnati a questo comune fondi per realizzare piste ciclabili, diversamente da quanto maliziosamente affermato. L’opera in questione è stata realizzata con fondi comunali a seguito di un intervento per la esecuzione di un tratto di rete fognaria (questo si con fondi europei, ed a questo si riferisce la cartellonistica presente). In altre parole, avendo scavato la strada, invece che rifare il tratto in bitume, si è pensato bene di fare un tracciato pedonale (marciapiedi) con fondi comunali, dotando l’area di un’opera utile e necessaria.

4.      Sempre con fondi comunali, si è anche provveduto a prevedere l’illuminazione: sul posto sono già stati apposti i pali dell’illuminazione, che verranno corredati dei necessari corpi illuminanti in via immediata, una volta reperite le necessarie risorse finanziarie.

5.      La foto relativa ai “fili scoperti a rischio folgorazione”, francamente, si commenta da sola. È evidente che si tratta di un pozzetto aperto al momento, come dimostra la presenza della griglia di copertura nelle vicinanze, non collegato alla rete elettrica, né pubblica né privata. Solo il provvidenziale tempismo del fotografo ha consentito di cogliere la scena, subito dopo l’apertura del pozzetto (sic!?!). Per quel che riguarda, poi, le panchine, si tratta arredi presenti da tempo e che saranno sostituiti a seguito dell’intervento di riqualificazione dei Giardini di Via Lista, approvato dalla Giunta Comunale, che sarà a breve realizzato. La previsione di un intervento più radicale e completo ha indotto l’Amministrazione a non intervenire per la sostituzione di parte degli arredi.

Infine, si precisa che la popolazione di questo Comune, che purtroppo non annovera la “signora” in questione tra i proprietari di immobili né tra i contribuenti, è in continua crescita, a differenza di quanto avviene in altri centri.

Questo sia per i servizi garantiti che per la tassazione che resta contenuta ed opportunamente calmierata, anche grazie ad una ponderata gestione delle risorse finanziarie.

Sicura di aver fornito i dovuti chiarimenti, la scrivente resta a disposizione per ogni eventuale ulteriore notizia utile a ricostituire la verità dei fatti, e ribadendo l’assoluta opportunità – per il futuro – nell’interesse di un corretto esercizio del dovere di cronaca, di approfondire adeguatamente segnalazioni e/o lagnanze a diverso titolo e per varie ragioni fatte pervenire a codesta testata, l’occasione è gradita per porgere distinti saluti.

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