Migliorano le condizioni del bambino ustionato per un gioco
| di RedazioneMigliorano le condizioni del bambino di nazionalità romena che nella serata di ieri è rimasto gravemente ustionato a Casal Velino, nel Cilento, in provincia di Salerno: drammatico risultato di un assurdo gioco. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania per chiarire la dinamica.
L’episodio si sarebbe svolto nella serata di martedì in un campetto da calcio del piccolo centro cilentano, dove il bambino romeno e altri tre coetanei, due italiani e un bambino di nazionalità marocchina, dopo aver acquistato due bottiglie di alcool etilico per dare fuoco al pallone da calcio, avrebbero iniziato a rincorrersi spruzzandosi il liquido infiammabile addosso.
Un gioco pericoloso finito male quando uno dei tre, pare il bambino di origini marocchine, avrebbe per scherzo avvicinato l’accendino ai vestiti zuppi del piccolo romeno che hanno preso fuoco in un istante provocandogli gravissime ustioni. A confermare questa versione dei fatti, sarebbe stata la stessa vittima, che è già stato ascoltato dalle forze dell’ordine.
Un «gioco» incosciente, dunque, che si sarebbe potuto trasformare in tragedia. Un gioco per il quale, comunque, l’eventuale o gli eventuali responsabili, proprio a causa della età tanto giovane, non potranno essere perseguiti dalla legge. In paese, intanto, da ieri mattina non si parla d’altro che della vicenda, riportata anche da organi di stampa. Il ragazzino romeno è molto conosciuto, dato che è residente nella frazione di ‘Marinà da tanti anni insieme alla famiglia, ben voluta da tutti. Un caso di perfetta integrazione, ripetono gli abitanti di Casal Velino. Il ragazzino, 13enne, attualmente ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, sarà presto trasferito nel Centro Grandi Ustionati del ‘Cardarellì di Napoli. Presenta ustioni sul volto, sulle braccia e sul busto.
fonte: ilmattino.it
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