Case vacanza ‘fantasma’: ondate di truffe nel basso Cilento. Vacanze rovinate per diverse famiglie

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Case vacanza ‘fantasma’: ondate di truffe nel basso Cilento. Vacanze rovinate per diverse famiglie

Un’ondata di truffe immobiliari sta colpendo il basso Cilento, lasciando dietro di sé una scia di turisti ingannati e vacanze rovinate. Da giorni, infatti, si susseguono episodi che vedono ignare famiglie cadere vittima di raggiri legati all’affitto di case vacanze. I malcapitati turisti, dopo aver versato caparre esose, si sono trovati senza alloggio al loro arrivo, scoprendo di essere stati truffati.

Caprioli

L’ultimo caso è avvenuto a Caprioli, una frazione del Comune di Pisciotta, dove una famiglia composta da quattro persone aveva versato una caparra di 400 euro per una settimana di vacanza. Giunti sul posto, hanno trovato l’abitazione, ma con amara sorpresa hanno scoperto che non apparteneva alla persona con cui avevano preso accordi per l’affitto. In preda allo sconforto, hanno dovuto cercare un’alternativa, ma il danno ormai era fatto.

Palinuro

Situazione analoga anche a Palinuro, dove una coppia è stata costretta a ripiegare su una prenotazione last minute in un hotel. Anche loro avevano inviato una caparra di 350 euro per un monolocale, che in realtà non esisteva. Il sogno di una vacanza tranquilla si è trasformato in un incubo, lasciandoli con un amaro senso di impotenza.

Marina di Camerota

Il fenomeno sembra particolarmente diffuso a Marina di Camerota, dove si contano già quattro segnalazioni simili. Gruppi di vacanzieri, arrivati nella località cilentana con l’intenzione di godersi il mare e il relax, si sono ritrovati a chiedere aiuto all’Ufficio Turistico La Perla Del Cilento. Anche loro avevano prenotato alloggi inesistenti, versando caparre che sono sparite insieme ai truffatori.

Il raggiro

Il portale maggiormente utilizzato dai malintenzionati per perpetrare queste truffe è Subito.it, dove gli annunci di case vacanza fittizie attraggono gli utenti con immagini accattivanti e prezzi competitivi. La dinamica è sempre la stessa: i truffatori richiedono il pagamento di una caparra, solitamente versata su una carta prepagata o su un conto online che, una volta incassato il denaro, scompare senza lasciare traccia.

I consigli

Le autorità locali stanno intensificando i controlli e invitano i turisti a prestare la massima attenzione nella prenotazione delle case vacanza, verificando l’affidabilità delle fonti e optando per piattaforme sicure che offrono garanzie in caso di controversie. Tuttavia, il consiglio principale rimane quello di diffidare di offerte troppo vantaggiose e di evitare di versare caparre su conti o carte di pagamento di dubbia provenienza.

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