Caselle in Pittari, la replica alle accuse della minoranza: «Solo cialtronerie»
| di Marianna Vallone«Solo cialtronerie. Questo è il solo commento che merita l’ultimo trafiletto prodotto dalla minoranza e i concetti in esso esposti, datati e senza un nesso cronologico. Si tratta, infatti, delle solite e stantie bufale, artatamente costruite, che hanno come solo, unico risultato quello di creare polemiche e tensioni tra i nostri concittadini». Lo dice in una lunga nota di replica l’amministrazione comunale di Caselle in Pittari, guidata dal sindaco Maurizio Tancredi, per rispondere alle accuse della minoranza sulla revoca dell’incarico al responsabile finanziario del Comune, Grazia Salamone.
Per la maggioranza si tratta di un «pretesto per imbastire l’ennesima sterile polemica: la riorganizzazione degli uffici comunali; attività normalissima e routinaria in tutti i Comuni di Italia, tranne, a quanto pare, che a Caselle. Nel nostro Comune, infatti, – prosegue la nota – questa banalissima attività viene fatta passare dalla minoranza come il tentativo di voler coprire chissà quale oscura strategia politica. Bisognerebbe capire, però, cosa c’entri questa “strategia politica” con il bilancio!».
«Il nesso non è chiaro – continua la maggioranza – e, tanto meno, la minoranza si preoccupa di spiegarlo! Il gruppo di opposizione, infatti, ignora che funzione amministrativa e funzione politica sono due diverse e distinte attività: la prima compete ai funzionari, la seconda agli organi di governo. Quindi, davvero non si comprende che correlazione abbia l’approvazione del bilancio con la riorganizzazione degli uffici. Probabilmente, la minoranza ignora anche il significato di “dissesto finanziario” e quali siano le procedure che assistono lo stato di dissesto! Se così non fosse, infatti, non avrebbero asserito che il nostro Comune è in dissesto, “sparando” la più grande e grave cialtroneria di tutte».
Poi aggiungono: «Non può che lasciare perplessi il fatto che certi strafalcioni provengano da chi aspira a guidare il paese, così come le altre cialtronerie (e la mala fede con cui le si dice ) contenute nel trafiletto e di cui di seguito riportiamo la giusta realtà! La minoranza, infatti, volutamente dimentica che il consiglio comunale a cui fa riferimento fu rinviato perché nella documentazione presentata dal funzionario del servizio finanziario vi era un refuso, consistente nel semplice, e crediamo scusabile, errore di un numero riportato che non alterava affatto il totale finale. Ma l’opposizione ha sempre fatto pesare oltremodo qualsiasi errore al responsabile del servizio, anche quelli dettati da semplice e scusabile distrazione umana. Sempre in mala fede, il gruppo di minoranza dimentica che, per quanto attiene alle delibere ( definite “scomparse ” , ma in realtà non redatte dall’allora segretario e comunque relative ad argomenti irrilevanti)ed ai debiti fuori bilancio, esistono sentenze del T.A.R. che hanno sostanzialmente dato ragione al Comune , non riconoscendo vizi di legittimità nell’operato dell’amministrazione. Per quanto attiene alle società partecipate a cui si fa riferimento nello scritto, è necessario rendere edotta la minoranza del fatto che le stesse sono state messe in liquidazione da oltre un anno, come previsto dalla legge. Pertanto, è compito del liquidatore adempiere agli obblighi cui fanno riferimento. Se vogliamo poi parlare dei bilanci delle menzionate società partecipate, va evidenziato che la società che presentava maggiori criticità nei conti, il cui presidente era l’ex Sindaco Esposito, aveva già esaurito la sua funzione nel 2004 e quindi né L’ amministrazione Nuzzo né quella Tancredi hanno mai gestito la stessa. Questo, d’altronde, dovrebbe saperlo molto bene il capo gruppo di minoranza Fiscina, visto che ne era un operatore».
Nella nota l’amministrazione spiega anche dei ritardi nei pagamenti ritenuti «cronici» per la minoranza. «Relativamente ai ritardi nei pagamenti degli stipendi, la verità è che vi è stato un solo ritardo nel pagamento degli stipendi di maggio. Si tratta di un episodio isolato e del tutto eccezionale, che, sempre in mala fede, la minoranza strumentalizza per definire (insussistenti) scenari apocalittici. Infine, il recupero del canone di depurazione non è un modo di fare cassa, ma un regolare tributo che ogni Comune riscuote e che solo un disguido con Consac ha impedito di farlo negli anni scorsi . E anche questo dovrebbe sapere la nostra minoranza. Il fatto che sia stato inserito nell’ultima bolletta è solo un caso, posto che già da diversi mesi era stato concordato così con Consac».
In ultimo il passaggio sulla delicata vicenda del depuratore. «Per quanto, infine, attiene alle esalazioni del depuratore, non resta che ribadire quanto già osservato nel manifesto di risposta alla “datata” ( e per questo definibile ” patacca” ) foto pubblicata dal gruppo di minoranza lo scorso agosto. Il problema delle esalazioni era dovuto ai recenti interventi di manutenzione e , per questo , al tempo necessario per la ripresa della piena attività del depuratore , nonché alla scarsità idrica che ha impedito di mettere in funzione il sistema di deodorizzazione. Infatti, ora che siamo, finalmente, fuori dalla emergenza idrica e col depuratore a pieno regime , il problema può dirsi risolto per il momento. La definitiva soluzione si avrà soltanto con la costruzione del nuovo depuratore e la sua delocalizzazione. I lavori saranno, infatti, a ben quasi 4 anni dal finanziamento regionale ottenuto nel 2014 , consegnati finalmente a breve dalla Provincia. Ma questo la minoranza ovviamente non lo dice ! Si manterrà così una promessa elettorale che l’opposizione ha cercato in tutti i modi (infruttuosamente) di ostacolare»
Poi concludono: «Il gruppo di maggioranza ha da tempo rinunciato all’indennità di carica. Ma, cosa più importante, mai sono stati richiesti rimborsi per le missioni fuori porta, a cui abbiamo sempre provveduto di tasca nostra! Questo accade ormai da ben 13 anni !Ma anche questo ovviamente la minoranza si guarda bene dal dirlo , così come le cose che abbiamo, nella loro realtà, rettificato e riportato per come sono , preferendo ad esse le solite infruttuose mistificazioni».
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