Caso Alfieri, Pesce: «Giustizia fa il suo corso, responsabilità politiche sono più gravi»

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Caso Alfieri, Pesce: «Giustizia fa il suo corso, responsabilità politiche sono più gravi»

Dopo la decisione della Corte di Cassazione sul ricorso di Franco Alfieri, il consigliere d’opposizione del Comune di Agropoli, Raffaele Pesce, è intervenuto con una nota in cui analizza le possibili conseguenze politiche della vicenda. «La giustizia fa il suo corso, con fasi e gradi processuali. Dopo la pronuncia di ieri è improbabile che la politica locale, e non mi riferisco soltanto a quella agropolese, non viva delle accelerazioni, dei turbamenti», dichiara Pesce.

L’esponente dell’opposizione sottolinea come, a suo avviso, la questione vada oltre il piano giudiziario: «Le responsabilità politico-amministrative sono ben più gravi di quelle giudiziarie, così come ipotizzate”. Critica inoltre il metodo di gestione e le dinamiche di potere: “Grave la scelta del comitatus, del seguito, delle nomine alias investiture, pedine da mettere e togliere dalla scacchiera a piacimento, all’occorrenza. Grave la conduzione della campagna elettorale, con l’ostentazione del vero potere e del vero candidato, e gli incontri e i comizi ad attestarlo inconfutabilmente».

Pesce evidenzia poi come la decisione del Consiglio di Stato potrebbe generare cambiamenti nello scenario politico locale. «Molti, da oggi, perderanno l’ostentata sicumera, le certezze maturate in tanti anni. Altri saranno pronti a rinnegare l’appartenenza o i piaceri concessi. Altri ancora continueranno a riunirsi all’ombra, ben saldi nel sistema, ma criticandolo e pianificando la notte dei lunghi coltelli, lavorando al cambiamento… solo dei nomi».

Nel suo intervento, Pesce ribadisce la posizione della sua area politica: «Noi Liberi e Forti contro questo strapotere, contro questa corazzata, ci siamo scontrati nelle scorse elezioni da soli, senza avallo né aiuto di alcuna forza politico-partitica, ma solo la stima di tanti amici».

Infine, conclude con un appello alla cittadinanza: «Saremo ancora sul palco, senza essere tenuti per mano, ma confidando solo nelle mani che sbatteranno libere, mani amiche e dignitose, non questuanti della e dalla politica. La forza contribuiranno a darcela i cittadini che amano Agropoli e il Cilento».

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