Caso Alfieri, udienza lampo: rinvio al 24 aprile in attesa della Cassazione

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Caso Alfieri, udienza lampo: rinvio al 24 aprile in attesa della Cassazione

Un’altra tappa interlocutoria nel processo sui presunti appalti truccati a Capaccio Paestum. Stamattina, presso la cittadella giudiziaria di Salerno, si è svolta la seconda udienza, durata appena mezz’ora. Il giudice Donatella Mancini ha deciso per un rinvio al 24 aprile, in attesa delle motivazioni della Corte di Cassazione, che si è pronunciata sul caso lo scorso 14 febbraio.

L’udienza si è aperta con la richiesta dell’avvocato Antonello Natale, legale della Dervit, di posticipare il dibattimento fino alla pubblicazione delle motivazioni della Cassazione. Ha anche sollecitato la sospensione delle misure cautelari per gli imputati, attualmente agli arresti domiciliari. Richiesta respinta dal giudice, che ha confermato le misure in atto.

Il processo coinvolge nomi di peso della politica e dell’imprenditoria locale. Tra gli imputati spiccano Franco Alfieri, ex sindaco di Capaccio Paestum ed ex presidente della Provincia di Salerno, la sorella Elvira Alfieri (Alfieri Impianti Srl), l’ex collaboratore Andrea Campanile, il funzionario comunale Carmine Greco e i vertici della Dervit, Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria. Le accuse sono pesanti: turbativa d’asta e corruzione in concorso. Al centro dell’inchiesta, un presunto accordo illecito per favorire la Dervit nell’assegnazione di appalti pubblici per l’illuminazione di Capaccio Paestum.

La prossima udienza è fissata per il 24 aprile. Solo allora, con le motivazioni della Cassazione sul tavolo, il processo potrà entrare nel vivo. Fino ad allora, ancora una fase di stallo.

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