Caso Franco Mastrogiovanni, respinta richiesta risarcimento danni dei familiari
| di Luigi MartinoLa Corte d’Appello di Salerno ha emesso una sentenza che respinge la richiesta di risarcimento danni avanzata dai familiari di Franco Mastrogiovanni e dall’Asl Salerno, entrambe costituite parte civile nel procedimento penale relativo alla tragica morte dell’insegnante di Castelnuovo Cilento, avvenuta nel 2009.
La storia
Franco Mastrogiovanni, sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, morì dopo essere stato immobilizzato per 83 ore. La sua vicenda ha destato grande scalpore e portato a 17 condanne per il trattamento inumano riservatogli: Mastrogiovanni venne legato mentre dormiva e rimase così fino alla morte.
Gli sviluppi
Durante il procedimento, tuttavia, l’accusa di omicidio colposo cadde, portando i giudici a rigettare le richieste di risarcimento danni avanzate dalle parti civili. La morte di Mastrogiovanni, causata da un edema polmonare, avvenne nella notte del 4 agosto, dopo oltre 80 ore di contenzione chimica e meccanica, documentate dai filmati delle telecamere di sorveglianza.
Le conseguenze
Questo caso ha suscitato un ampio dibattito pubblico e ha condotto i Radicali a proporre una legge per riformare il trattamento sanitario obbligatorio, evidenziando la necessità di proteggere i diritti dei pazienti e prevenire ulteriori abusi. La storia di Franco Mastrogiovanni rimane un monito sulla gestione delle pratiche di TSO in Italia e solleva importanti questioni etiche e legali riguardo al trattamento dei pazienti psichiatrici nelle strutture sanitarie.
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