Caso Vassallo, via alle audizioni. Occhi puntati sul ‘Sistema Cilento’
| di Redazione
Dopo oltre quattordici anni di misteri e silenzi, il caso dell’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica, torna al centro dell’attenzione con importanti sviluppi sia sul fronte giudiziario che su quello politico. La Procura di Salerno ha infatti notificato l’avviso di conclusione delle indagini a otto persone, segnando un punto di svolta in un’inchiesta che ha cercato per anni di far luce sulla tragica fine dell’amministratore, assassinato il 5 settembre 2010.
Parallelamente, anche il Parlamento si mobilita: la Commissione bicamerale antimafia ha convocato la prima riunione del dodicesimo comitato, che si concentrerà sul cosiddetto “Sistema Cilento“, con un focus proprio sull’omicidio di Vassallo. L’incontro, previsto per mercoledì prossimo, vedrà l’audizione di Gerardo Spira, ex segretario del Comune di Pollica negli anni della gestione Vassallo, una figura chiave per comprendere il contesto amministrativo e le dinamiche che caratterizzavano quel periodo.
L’istituzione del comitato risale al 22 ottobre scorso, su forte impulso di due parlamentari salernitani, il senatore Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) e il deputato Pino Bicchielli (Noi Moderati), entrambi membri della Commissione Antimafia. La richiesta di un nuovo approfondimento parlamentare sul caso è stata accolta con tempestività dalla presidente della Commissione, Chiara Colosimo, che ha affidato il coordinamento del comitato proprio a Bicchielli.
Le indagini della Procura di Salerno, intanto, delineano uno scenario inquietante: tra gli otto indagati figurano Romolo Ridosso e Giuseppe Cipriano, accusati direttamente dell’omicidio, insieme ai carabinieri Lazzaro Cioffi e Fabio Cagnazzo. Inoltre, emergono pesanti accuse di traffico di stupefacenti che coinvolgono, oltre a Cagnazzo e Cioffi, anche Cipriano, i fratelli Domenico, Giovanni e Federico Palladino di Pollica e Giovanni Cafiero, ritenuto vicino al clan Cesarano.
La vicenda si intreccia con altre indagini che riguardano il territorio cilentano, tra cui quella che ha portato alla sospensione del presidente della Provincia e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri. Il Parlamento intende ora fare luce su un contesto che, secondo molti, potrebbe aver influito anche sulla morte di Vassallo.
Mentre la giustizia compie un passo avanti, resta ancora da sciogliere il nodo principale: chi ha voluto la morte di Angelo Vassallo e quali interessi si celavano dietro questo omicidio? Il nuovo impegno delle istituzioni lascia sperare che, finalmente, la verità possa emergere e rendere giustizia a un uomo che ha fatto della legalità la sua bandiera.
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