Vallo della Lucania: ieri nuova udienza del processo Mastrogiovanni
| di Federico MartinoChiamato a deporre il tenente della polizia urbana di Pollica, Graziano Lamanna, che così come precisato nella deposizione ricevette la telefonata nella notte del 30 luglio 2009, ore 23,30 circa da Angelo Vassallo allora sindaco di Pollica, che gli riferisce di una persona nervosa e in escandescenza che “sfreccia” con l’auto nell’isola pedonale di Acciaroli. Per il sindaco, riferisce il tenente, forse bisognava fare il TSO. Nella sua deposizione Lamanna poi aggiunge che la mattina del 31 luglio 2009, alle 8,30: la persona della sera prima – che non ha mai conosciuto, continua a sfrecciare con una punto bianca nell’area portuale e per poco non investe un operaio intento a rifare la segnaletica. Dà notizia dei fatti al sindaco e chiama il 118. Per catturare mastrogiovanni, chiede l’intervento dei carabinieri di Pollica, che insieme alla polizia urbana seguono l’insegnante, che fugge con la macchina alla volta di Agnone, località marina del comune di Montecorice. Mastrogiovanni secondo quanto dichiarato da Lamanna nella sua fuga prima “striscia” un auto presso un distributore di benzina e poi, una volta giunto ad Agnone, tampona leggermente una Mercedes. Infine giunge, sempre seguito da CC e polizia urbana, con la sua auto in un campeggio di S. Mauro Cilento e si rifugia a mare su uno scoglio situato a settanta metri dalla spiaggia, procurandosi dei sassi che colloca nelle tasche del pantaloncino. Le dichiarazioni rese da Lamanna però non trovano d’accordo “Il Comitato Verità e Giustizia per Francesco Mastrogiovanni” che attraverso una nota stampa mettono in evidenza una serie di incongruenze tra le quali “la spiaggia di Acciaroli è sabbiosa e difficilmente si trovano pietre, meno che meno su uno scoglio, perché le onde del mare, se pure ci fossero, le avrebbe insabbiate e non si capisce come il Mastrogiovanni sia riuscito a procurarsi le stesse pietre, che poi non usa e non le lancia contro nessuno, come lo stesso Lamanna ha testimoniato. Nel corso dell’udienza sono stati sentiti anche tre ricoverati del reparto di psichiatria. Una paziente ha riferito di essere stata, appena arrivata, contenuta per l’intera nottata e un’altra paziente alla quale è stata spaccata la testa, mentre Francesco Mastrogiovanni, contenuto per 82 ore, è poi stato trovato morto. Il Comitato verità e giustizia per Francesco Mastrogiovanni, che ha presentato un esporto denuncia contro i soggetti coinvolti nell’emanazione ed esecuzione del TSO, dopo la deposizione del tenente Lamanna, chiede ora alle autorità inquirenti che siano svolte le opportune indagini per l’accertamento di eventuali responsabilità a carico delle persone coinvolte nei fatti. Nel frattempo fissata la prossima udienza per il 31 maggio 2011. Nell’occasione saranno ascoltati i consulenti del PM, il medico legale Adamo Maiese e lo psichiatra Ortano.
fonte: italia2tv
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