Accolto ricorso in Cassazione, sanitari di nuovo sospesi

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Accolto ricorso in Cassazione, sanitari di nuovo sospesi

Confermata l’interdizione di medici e infermieri di Vallo della Lucania che ebbero in cura Francesco Mastrogiovanni, l”insegnante di Castelnuovo Cilento deceduto il 4 agosto dello scorso anno nel reparto di Psichiatria dell’ospedale vallese dove era ricoverato per un Tso (Trattamento sanitario obbligatorio). La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dal pubblico ministero Francesco Rotondo contro la decisione del Tribunale del Riesame di Salerno che lo scorso febbraio aveva stabilito il reintegro alla professione dei sanitari del reparto Psichiatria del San Luca di Vallo della Lucania.

IL REINTEGRO TEMPORANEO – I 14 sanitari, dottori e infermieri, si erano rivolti al Riesame in seguito all’ordinanza di interdizione temporanea dalla professione emanata dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania Nicola Marrone, ma ora anche la Cassazione gli ha dato torto.
Secondo quanto evidenziato dalle indagini e soprattutto dal video registrato dalle telecamere di sorveglianza del reparto, l’uomo è stato legato mani e piedi ad un letto di ospedale per oltre ottanta ore prima del decesso, provocato da un edema polmonare. Senza essere nutrito e curato, abbandonato ad una morte atroce.
Ed ora, a diciannove giorni dall’avvio del processo, giunge la decisione della corte, con l’accoglimento del ricorso del pm Rotondo e il rovesciamento del provvedimento del Tribunale del Riesame.

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