I funerali venerdì nel porto di Acciaroli
| di Federico Martino Sono fissati per venerdi’ prossimo, alle 10,30, i funerali di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso nella serata di domenica scorsa in un agguato a poca distanza dalla sua abitazione. La cerimonia, che sara’ officiata dal vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Rocco Favale, si terra’ nel porto di Acciaroli ma, se le condizioni climatiche dovessero essere proibitive,
sara’ spostata nella chiesa di Maria SS.dell’Annunziata. Intanto, e’ ancora in corso l’autopsia sul corpo di Vassallo, nell’obitorio dell’ospedale di Vallo della Lucania.
L’incarico e’ stato conferito nel primo pomeriggio, al medico legale Franco Vinci, chiamato da Bari dal procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, Franco Roberti. L’esame dovrebbe concludersi tra circa due ore. L’ultimo saluto al suo sindaco-pescatore Pollica lo dara’ venerdi’ mattina in riva al mare, in quel porto che Angelo Vassallo amava e che per gli investigatori potrebbe essere uno degli affari su cui la camorra avrebbe messo gli occhi, al punto da arrivare ad ucciderlo per eliminare ogni ostacolo alle sue mire criminali.
Funerali all’aperto e in pubblico per il sindaco di Pollica brutalmente assassinato, o nella vicina chiesa dell’Annunziata, sempre al porto, qualora le condizioni del tempo, come oggi del resto, non fossero favorevoli.
Un cambio di programma, rispetto all’iniziale scelta di tenere i funerali domani, scaturita dal protrarsi dei tempi necessari all’esecuzione dell’autopsia sulla salma di Vassallo, slittati al pomeriggio di oggi.
Il rito funebre sara’ celebrato dal vescovo di Vallo della Lucania, monsignor Rocco Favale. ”E’ stata una scelta dei familiari – ha spiegato il vicesindaco Stefano Pisani – quella di fare un funerale pubblico”.Lo stesso Pisani – su indicazione della famiglia – ha chiesto di devolvere in favore dell’iniziativa rivolta alle popolazioni che soffrono di fame nel mondo ”Terra Madre”, e alla quale Vassallo teneva in particolar modo, eventuali offerte in denaro in luogo dei tradizionali fiori. Sara’ un funerale che si preannuncia con una ricca partecipazione: ”soprattutto di giovani – precisa il vicesindaco – ci saranno numerosi pullman provenienti da ogni parte d’Italia. La loro presenza, in questo momento triste e importante per noi, ci fa particolarmente piacere”. Folta sara’ anche la presenza di autorita’ e rappresentanti delle istituzioni, tra cui sono annunciati il ministro Prestigiacomo e il leader del Pd Bersani. Ancora incertezza invece sull’allestimento della camera ardente: tutto dipende da quando l’autorita’ giudiziaria rendera’ disponibile la salma di Vassallo.
Il paese, intanto, risponde con orgoglio agli scenari investigativi che prendono piede con le ore e che indicano nell’agguato di matrice camorristica la causa della morte del sindaco ambientalista non escludendo anche un patto tra camorra e ‘ndranghetasu futuri affari nel Cilento. Al punto che la morte di Vassallo avrebbe il carattere dell’omicidio preventivo.
Un episodio di inaudita violenza, per il quale anche il Capo dello Stato ha chiesto giustizia, sul quale il governo riferira’ nei prossimi giorni alla Camera. ”La camorra fa paura – dice il consigliere comunale Domenico Palladino – ma non ci faremo intimidire. Noi continuiamo a pensare che sia il gesto di un folle mosso da rancori personali, ma se di camorra si tratta,
saremo qui a combatterla sulle orme di quanto fatto dal nostro sindaco. Abbiamo massima fiducia negli inquirenti e nelle forze dell’ordine, ma pensiamo che se Angelo avesse avuto sentore di minacce ne avrebbe parlato”. Palladino, che ha ribadito come tra i progetti in cantiere nel comune cilentano non vi fossero appalti tali da far gola alla criminalita’ (”anche il porto alla fine, un bando da quattro milioni e mezzo di euro, e’ poca cosa per la camorra”) ha chiarito la natura dei contrasti tra il sindaco-sceriffo e i carabinieri del luogo. ”Ho letto – ha evidenziato – quanto dichiarato dal generale Mottola e confermo che i carabinieri hanno fatto un buon lavoro, ma Angelo da tempo aveva chiesto un avvicendamento del comandante della stazione locale che e’ qui da otto anni, per tenere alta l’attenzione su certi rischi”.
Ma ora, fanno notare in paese, non e’ tempo per polemiche che potrebbero essere d’intralcio alla verita’. ”Il nostro sindaco – dice qualcuno – non le avrebbe approvate”.
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