Cassa integrazione lontana, lavoratori Castellabate lettera a Conte: «Nessuno indietro»
| di Redazionedi Antonio Vuolo
L’incertezza sul domani, la paura di non poter ricominciare, e per di più senza alcun aiuto, almeno tra quelli finora annunciati dallo Stato. Sono i sentimenti con cui stanno convivendo i lavoratori annuali e stagionali, dipendenti del bar-caffetteria “Torretta”, impiegati presso i punti aziendali di San Marco e Santa Maria di Castellabate. Si tratta di 15 lavoratori annuali, a cui si aggiungono 4 stagionali, che hanno deciso così di scrivere una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e agli uffici dell’INPS, facendosi portavoce di una situazione di difficoltà che avvolge il loro presente il loro futuro. Sono tutti in attesa della cassa integrazione e del bonus del Governo centrale per gli stagionali, ma ad oggi non hanno ancora ricevuto nulla. «Promesse che sono rimaste in parte inadempiute da tutti gli organi competenti e che rischiano di trasformarsi in un’emergenza sociale, oltre che economica e sanitaria, ancor più grave di quella che abbiamo vissuto nei mesi precedenti – scrivono nella missiva i 19 lavoratori -. Le continue richieste al popolo italiano, di spendersi e sacrificarsi per il bene del Paese, sono state accolte – si legge ancora nella missiva -. Da buoni cittadini abbiamo attenzionato alle regole. In ragione di ciò, ci saremmo aspettati da tutti, compresi gli onorevoli parlamentari, un minimo sforzo per combattere e vincere questa battaglia! Ci saremmo aspettati la devoluzione completa della loro indennità mensile a beneficio dei cittadini, trattenendo solo 600 euro per le spese familiari, solo in quel caso, avrebbero dimostrato la volontà di risollevare questo Paese».
Poi, l’appello agli Organi istituzionali per ricordare che non hanno ricevuto «nessuna risposta in merito alle domande della cassa integrazione in deroga e al bonus spettante ai lavoratori stagionali» con la beffa, per quest’ultima categoria, di perdere anche il bonus stanziato dalla Regione Campania con il piano per l’emergenza socioeconomica. I lavoratori chiedono, quindi, al Governo di considerare «seriamente la possibilità, col Decreto Maggio, di erogare in primis il bonus a tutti coloro che, in data odierna, non hanno ricevuto nessun sostegno economico» e di «valutare la situazione dei lavoratori stagionali che, come categoria, potrebbero subire danni ancor più gravi nel periodo successivo alla copertura statale e regionale sopracitata». Richieste estese anche alla Regione Campania affinché vengano forniti «chiarimenti e aiuti fattivi a tutti i lavoratori che, in questo momento, si sentono messi in disparte» e agli uffici I.N.P.S «per chiedere i motivi per i quali ci sono ritardi nel determinare l’esito delle richieste inviate».
La lettera termina, quindi, così: «Nel rispetto dello Stato, quale garante dei diritti dei cittadini, chiediamo solamente che questi vengano riconosciuti e attuati, nel pieno rispetto della Costituzione, nei confronti di tutti coloro che si sono spesi per il bene comune e per il Paese tutto. Solo tramite uno sforzo condiviso e ben distribuito possiamo far ripartire tutti insieme l’Italia, senza lasciare indietro nessun». A firmarla sono stati Ottaviano Guerra, Angela La Pastina, Antonella Floriom Pietro Romano, Gennaro Verde, Domenico Dalla Vecchia, Fabio Mazzeo, Angela Damiani, Mirko Durazzo, Luca Durazzo, Massimiliano Zichittella, Francesco Petti, Domenico Iovane, Costabile Iovane, Giuseppe Memoli, Gerarda Ariana, Filomena Russo, Mara Russo e Valentino Fortunato.
©Riproduzione riservata