Castellabate, fanghi sotterrati: sequestrata area

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Castellabate, fanghi sotterrati: sequestrata area

Proseguono i controlli nel Cilento per la tutela del patrimonio naturalistico. Nelle scorse ore, la guardia costiera di Santa Maria di Castellabate, in collaborazione con le guardie del nucleo investigativo di tutela ambientale (Nita) e il personale dell’Arpac Campania, ha condotto un’operazione di monitoraggio nel comune cilentano.

Grazie all’utilizzo di droni per ricognizioni aeree e a saggi condotti sui punti individuati, sono emerse criticità ambientali significative che hanno portato al sequestro preventivo di una vasta area a Santa Maria di Castellabate. Sotto la superficie di quest’area, infatti, sono stati trovati probabili fanghi di scarto sotterrati, una situazione che potrebbe rappresentare un grave rischio per l’ambiente e la salute pubblica.

Le operazioni di controllo, parte di un piano più ampio per la salvaguardia del territorio, sono coordinate dalle autorità locali con l’obiettivo di individuare e reprimere eventuali reati ambientali. Il Cilento, riconosciuto come uno dei patrimoni naturalistici più preziosi d’Italia, è al centro di queste iniziative di tutela, che mirano a preservarne la bellezza e l’integrità.

Si attendono ora i risultati di ulteriori indagini e analisi per confermare la natura dei materiali sotterrati e determinare le misure successive da adottare. Nel frattempo, la Guardia Costiera, le Guardie del NITA e l’Arpac continueranno a svolgere attività investigative a tappeto, con l’obiettivo di garantire la massima protezione ambientale e di perseguire eventuali violazioni delle normative vigenti.

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