Castellabate, lento l’iter per la bonifica dell’ex discarica. A rischio i fondi
| di Redazionedi Antonio Vuolo
Un iter burocratico lunghissimo che rischia di minare la bonifica dell’ex discarica comunale di Piano Melaino, a Castellabate. L’Ente cilentano, beneficiario di un finanziamento di 1,3 milioni di euro con il POR Campania, rischia di perdere tali fondi a causa di una lunghissima Conferenza di Servizi, conclusasi a novembre scorso con tutti i pareri positivi (Regione, Provincia, Parco, Arpac, etc.) tranne che quello della Soprintendenza di Salerno, che ha impugnato la determina conclusiva dinanzi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
«Siamo dovuti arrivare per ben due volte alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per farci riconoscere un diritto sacrosanto, quello del recupero e della messa in sicurezza di una vecchia discarica comunale – dice, stizzito, il primo cittadino, Costabile Spinelli – E’ drammatico quando si ostacola l’azione di recupero di un sito compromesso. Lo Stato doveva essere attento negli anni Settanta e Ottanta, non oggi che c’è in atto un’azione di recupero e di bonifica. Mi auguro che questa vicenda si possa sbloccare quanto prima perché è antipatico che siano proprio le Istituzioni ad ostacolarti anziché accompagnarti in un percorso di riqualificazione».
La discarica fu attivata circa 30 anni fa per poi essere dismessa e già nel 1996 è stata oggetto di una prima bonifica. Il progetto originale è stato ampliato dopo i rilievi, effettuati durante la sospensione del cantiere, che hanno messo in evidenza l’estensione effettiva dell’area necessitante degli interventi di bonifica. A quel punto, proprio con la variante del progetto, sono cominciate le lungaggini burocratiche per l’Ente cilentano che, dopo aver raccolto nuovamente tutti i pareri positivi, ha avuto il “no” solamente dalla Soprintendenza.
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